Presenza di chiazze di schiuma a mare, divieto temporaneo di balneazione nello specchio di mare davanti alla via Faggio a Carini. Il provvedimento del Comune, stabilito dall’ordinanza sindacale di questi gironi, è scattato a causa della presenza in acqua di schiuma. Si presume quindi che la zona sia inquinata. Il divieto sarà revocato solo dopo il rientro dei valori dei campionamenti di controllo nei limiti di legge che saranno effettuati dall’Asp di Palermo.

Dove insiste il divieto

L’interdizione, in attesa di documentare la natura e la fonte dell’inquinamento, nel dettaglio interessa il tratto di costa compreso tra 50 metri a sinistra e 50 metri a destra della proiezione a mare della via del Faggio. La zona è stata delimitata con appositi cartelli che indicano il divieto di balneazione.

Le segnalazioni della guardia costiera

A segnalare la schiuma sospetta a mare al Comune era stato l’ufficio circondariale marittimo di Terrasini e l’assessorato regionale alla Salute. Quest’ultimo, per salvaguardare la salute dei bagnanti, ha disposto le verifiche necessarie a documentare l’eventuale inquinamento e la possibile fonte inquinante. “Da un controllo visivo – afferma il comandante della polizia municipale Marco Venuti – non sono emerse criticità. Inoltre abbiamo ascoltato diversi residenti i quali ci hanno riferito tutti la stessa versione dei fatti confermando la presenza della schiuma una decina di giorni fa. Adesso però sembra scomparsa. E’ stato richiesto un sopralluogo con l’Arpa che provvederà ai necessari campionamenti”.

Anche a Lampedusa

C’è un divieto temporaneo di balneazione in un tratto di mare inquinato a Lampedusa. Si tratta di Cala Pisana. L’ordinanza è stata firmata nei giorni scorsi, dopo che l’Asp di Palermo il 28 luglio ha comunicato il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici. Lo sforamento riguarda l’Escherichia coli, il provvedimento è a firma del sindaco Filippo Mannino. Nell’area interessata il dipartimento di prevenzione dell’unità operativa del laboratorio di sanità pubblica continuerà ad effettuare accertamenti qualitativi delle acque. I tratti di costa potranno essere riaperti alla balneazione dopo aver acquisito l’esito favorevole delle analisi.

Articoli correlati