C’è un silenzio surreale oggi a Monreale. Un silenzio carico di dolore, un silenzio che la cittadina Normanna non ha sentito praticamente mai. E’ il giorno del funerali dei tre ragazzi uccisi a colpi di pistola la notte fra sabato e domenica scorsi senza un vero motivo, senza un perché, al culmine di una rissa per motivi futili, sciocchi, inesistenti.
Ma non è un silenzio dovuto all’assenza. La piazza è piena di persone. Talmente tante che anche un sussurro ciascuno farebbe chiasso. Ma c’è silenzio.
Un maxi schermo in piazza perché la Cattedrale non potrà contenere tutti, fuori lungo tutto il cortile esterno della Cattedrale, poi palloncini con appese le foto dei tre ragazzi accolgono chi arriva in cattedrale
E’ una folla composta e affranta quella che riempie piazza Guglielmo II, davanti alla Cattedrale di Monreale, per l’ultimo saluto a Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo. Le misure di sicurezza sono imponenti fin dalle prime ore del mattino: transenne attorno al perimetro, accessi controllati e un’ampia presenza di forze dell’ordine per garantire ordine pubblico. Ma nonostante tutto forse non ce ne sarebbe stato neanche bisogno.
Basta violenza e dolore
“Oggi innalziamo al Signore insieme con i nostri Andrea, Salvatore e Massimo: Signore ti chiediamo di accogliere questi tuoi figli e di consolare i cuori dei loro famigliari e di tutti noi perché solo in te troviamo speranza” dice l’arcivescovo di Monreale Monsignor Gualtiero Isacchi che officia la messa funebre.
“Essere qui, davanti ai corpi senza vita di Andrea, Salvatore e Massimo, ci pone brutalmente di fronte alla gravità della situazione sociale nella quale siamo immersi, caratterizzata troppo spesso dalla violenza: non sappiamo più parlare, dobbiamo urlare; non sappiamo più dialogare, dobbiamo inveire; non sappiamo ascoltare, dobbiamo imporci … da qui, agli atti di violenza fisica e di morte il passo è veramente breve come ci mostra la cronaca quotidiana. Pare che nessun luogo o comunità possa essere immune da un tale contagio di violenza! Dobbiamo compiere una decisa e radicale inversione di marcia”.
Famiglie e amici inconsolabili, l’omelia
“Carissime mamme Antonella, Giusi e Debora; carissimi papà Mario, Giacomo ed Enzo; fratelli e sorelle, famigliari tutti; carissimi amici di Andrea, Salvatore e Massimo, carissimi fratelli e sorelle che ci sentiamo feriti nell’intimo, la Parola di Dio, non dà risposte, ma indica la strada possibile per porre un limite chiaro all’ingiustizia e per promuovere un modo giusto di abitare la terra” ha aggiungo Isacchi nella sua Omelia rivolgendosi direttamente a chi vive questo dolore inconsolabile.
“Preghiamo e affidiamo alla misericordia di Dio Andrea, Salvatore e Massimo perché lui, Padre misericordioso che non perde nessuno dei suoi figli, li accolga nella pienezza di quella eternità nella quale non c’è più dolore, ingiustizia e morte. Ricompensali per il bene e la gioia che hanno portato nelle loro case e nella nostra città”.
“Preghiamo per le loro mamme, i papà, le sorelle, i fratelli e i famigliari, perché possano trovare consolazione nelle Parole della fede e nel sostegno dell’intera comunità.
Chiediamo anche a voi, Andrea, Salvatore e Massimo di pregare per noi, per le vostre famiglie e per la vostra Monreale: ora che vedete Dio faccia a faccia domandate per noi pace e speranza, finché non ci incontreremo di nuovo nel paradiso che da oggi è la vostra casa. Maria, madre addolorata, ci sostenga ai piedi della croce e ci doni consolazione e speranza. Amen”.
Palermo abbraccia le famiglie delle vittime
“Oggi simbolicamente tutta la città di Palermo ha abbracciato le famiglie di Salvatore, Andrea e Massimo giovanissime vittime innocenti di una assurda follia, di una sottocultura che mai dobbiamo smettere di contrastare. Ciò che abbiamo visto ha devastato i cuori di ognuno di noi e la speranza è che mai più tale lutto ci raggiunga così da vicino”.
Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla nel giorno dei funerali al Duomo di Monreale di Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, cui in rappresentanza dell’amministrazione era presente l’assessore Fabrizio Ferrandelli.
“Sono giornate di dolore, riflessione e considerazioni. Oggi, su delega del sindaco Lagalla – ha detto Fabrizio Ferrandelli -, abbiamo voluto testimoniare la presenza dell’istituzione Comune di Palermo in un momento così difficile. L’amministrazione comunale è qui per esprimere il cordoglio e la vicinanza della città di Palermo nei confronti dei familiari e delle comunità sconvolte da quanto accaduto”.
Video racconto di Anna Follari
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