Fa un importante passo avanti la vertenza degli operai della Eds Infrastrutture, l’azienda che si occupa della manutenzione del tram, costretti anche a 40 ore di sciopero consecutive per protestare contro i ritardi di mesi nei pagamenti degli stipendi, diventati abituali in questi due anni, da quando il tram è entrato in funzione.

In un incontro, convocato dall’assessore al Lavoro Giovanna Marano, assieme al direttore generale e al presidente di Amat, Gianfranco Rossi e Antonio Gristina, è stato avviato il tavolo di confronto chiesto dalla Fiom per regolarizzare i pagamenti, che d’ora in poi saranno corrisposti il 20 di ogni mese.

L’Amat ha dato l’ok al pagamento dello stipendio di dicembre e della tredicesima mensilità perché proprio ieri sono state sbloccate alcune risorse per Eds e in via di definizione presso l’assessorato al Bilancio è il sistema per far sì che le erogazioni siano stabili anche in futuro.

“Abbiamo anche chiesto la clausola di salvaguardia per garantire i posti di lavoro di tutti i 25 dipendenti in servizio al momento del rinnovo dell’appalto, che scade nel 2019 – dichiara Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo – Sia la stazione appaltante che il Comune hanno dato il loro assenso all’accordo. E l’assessore Marano ha dato la disponibilità a estendere la possibilità delle clausole di salvaguardia per tutte le altre partecipate. In questo modo, verrà garantita la professionalità di una squadra che ha svolto un lavoro in questi anni giudicato eccellente”.

Una parte di responsabilità nei ritardi dei pagamenti, è emerso all’incontro, è anche della Regione, che non ha riconosciuto a Palermo e Messina, le uniche due città siciliane fornite di una rete di tram, il finanziamento in termini di chilometri percorsi. “In due anni di attività – aggiunge Foti – il tram a Palermo ha percorso 2 milioni di chilometri, per un totale di più di 20 milioni di euro, somma mai stornata al Comune”.