Un doppio intervento chirurgico, durato la bellezza di 5 ore, ha salvato la vita a una donna inglese di 70 anni, che vive da tempo a Palermo. L’operazione è stata eseguita un paio di mesi fa al Dipartimento oncologico “La Maddalena”. I medici hanno rimosso, simultaneamente, un tumore primitivo al colon e alcune metastasi al fegato. La paziente, a cui erano stati dati pochissimi mesi di vita, adesso sta bene, ma dovrà continuare a sottoporsi a frequenti controlli per monitorare il suo stato di salute.
La signora era in cura da un oncologo di un’altra struttura sanitaria di Palermo. Giunta a “La Maddalena”, come suggerito dallo specialista, le è stato consigliato dai chirurghi un trattamento chemioterapico prima dell’intervento, per ridurre l’estesa massa tumorale. Purtroppo, però, la donna non ha risposto alla terapia e i chirurghi sono stati costretti ad un complesso intervento di salvataggio, con lo scopo di rimuovere contemporaneamente, sia il tumore al colon, che le metastasi al fegato.
“La donna aveva una diagnosi di adenocarcinoma e la malattia era già andata in progressione dopo soli due mesi di trattamento, dunque siamo dovuti intervenire tempestivamente”, ha spiegato il primario dell’Unità operativa complessa di Chirurgia, Pietro Mezzatesta, che ha eseguito l’intervento insieme alla sua équipe composta da Lucio Mandalà, Luigi Casà e Antonio Noto e con il supporto del Servizio di anestesia e rianimazione diretto da Sebastiano Mercadante.
“Aveva un’aspettativa di vita molto limitata, inferiore ai tre mesi, anche perché non riusciva più ad alimentarsi – ha aggiunto il chirurgo – . L’abbiamo operata e in un tempo abbiamo rimosso sia il tumore primitivo, che era molto grosso ed occupava buona parte dell’addome della paziente, sia le metastasi epatiche, con un complesso intervento sul fegato che si è concluso senza necessità di ricorrere a trasfusioni. Se avessimo fatto due operazioni distinte, è probabile che il tumore avrebbe preso il sopravvento. Per fortuna è andato tutto per il meglio e adesso la paziente sta bene e si può alimentare autonomamente”.
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