Il via liberà dal Consiglio dei Ministri è arrivato alle 21,20 nonostante qualcuno lo avesse annunciato già alle 17,30 tranne poi precisare fra le pieghe che si trattava solo di una affidabile previsione.

Il trasferimento di 500 milioni di euro dallo Stato al bilancio della Regione siciliana era in agenda da dicembre dello scorso anno. Il Consiglio dei ministri ha inserito il provvedimento promesso a Palermo da tempo nel decreto legge sugli Enti Locali.

Il trasferimento dei fondi dovrà ora avvenire entro la fine del mese per evitare effetti negativi proprio sul bilancio della Regione. La liquidità regionale si esaurita,infatti,  nei primi giorni di luglio e senza questi soldi a rischio sarebbero i fondi per i comuni quelli per le ex province, i forestali i precari e parte della spesa corrente.
Il decreto è  figlio dell’ok rilasciato da Roma a tagli e riforme richieste anche se è ancora pendente l’ennesima modifica alla riforma delle province che l’assessore alle autonomie locali porterà all’Ars domani chiedendo una corsi preferenziale.

Nel Dl sono contenuti anche i principi di base che porteranno alla modifica dello Statuto e alla contestuale stabilizzazione dei trasferimenti di risorse alla Sicilia per complessi 1.4 miliardi il cui esito reale sarà da valutare dopo l’estate.

Il via libera al Dl Enti locali, già annunciato 15 giorni fa prima dal sottosegretario prima dal sottosegretario Davide Faraone e poi dall’assessore all’economia Alessandro Baccei, doveva arrivare mercoledì scorso ma era slittato a questa settimana

“#DettoFatto Cdm approva dl enti locali. Risorse certe alla #Sicilia per programmazione seria e uscire da precariato e emergenze”. ha commetato su Twitter il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone,  dopo  l’approvazione  oggi in Consiglio dei ministri del dl enti locali che prevede il trasferimento di risorse alla Sicilia.

“Grazie a queste risorse – spiega Faraone – l’isola potrà venir fuori da logiche emergenziali che hanno danneggiato negli anni i cittadini e lo sviluppo dell’intera regione. Basta a soluzioni tampone. Basta escamotage dell’ultimo minuto per pagare gli stipendi ai dipendenti precari. Con questi fondi prende sempre più corpo il progetto, quello dell’Agenzia per i precari, al quale stiamo lavorando sinergicamente, con gli assessori Lantieri e Baccei, per garantire ai dipendenti siciliani posti di lavoro produttivi e condizioni occupazionali stabili. E si comincia a delineare l’immagine di una Sicilia non più ripiegata su se stessa ma che guarda a un futuro di ripresa e sviluppo”.

“Il governo nazionale guarda al Sud con fiducia e mantiene gli impegni presi. Adesso – conclude – non sprechiamo occasioni preziose per l’isola”.