Ance Palermo, con una nota, chiede spiegazioni all’Università di Palermo circa i termini stabiliti nel bando di gara per la realizzazione di un Campus per biotecnologie, salute dell’uomo e scienza della vita in via Archirafi per un costo di poco più di 12 milioni di euro.

Secondo i costruttori palermitani, infatti, i quindici giorni indicati nel bando per la presentazione delle offerte sono troppo ristretti e le ragioni di urgenza addotte dall’Università che teme di perdere il finanziamento del Cipe non sono sufficienti a giustificare questi termini, soprattutto in considerazione del fatto che la delibera Cipe è del settembre 2011 e che l’opera rientra tra gli interventi strategici del Fondo per lo Sviluppo e la coesione 2007/2013.

“Questo bando è il primo veramente importante da quando è entrata in vigore la nuova normativa sugli appalti – spiega il vice presidente di Ance Palermo con delega alle Opere pubbliche, Massimiliano Miconi – ma così concepito vanifica i principi di qualità e trasparenza che ne stanno a fondamento. Abbiamo chiesto una spiegazione all’Università che ci ha risposto in maniera non esaustiva. Lungi da noi l’idea di far perdere un finanziamento – conclude Miconi – ma questa urgenza non è compatibile con i tempi reali richiesti dal bando”.

Il rischio di revoca del finanziamento se entro il 30 giugno non “si perverrà – si legge in una nota dell’Università – all’obbligazione giuridicamente vincolante dell’aggiudicazione provvisoria, desta nei costruttori perplessità ancora maggiori, perché, oltre al tempo estremamente ridotto concesso alle imprese per la formulazione dell’offerta, comporta che la Commissione di gara, in poco più di dieci giorni, dovrà esaminare decine di proposte progettuali e metterle a confronto, dovendo valutare anche il computo metrico e la stima economica di ognuna di esse, espressamente richieste dal bando.
“Tutto ciò, oltre a dare una inevitabile impressione di frettolosità, può essere causa di errori di valutazione – dice Miconi – ed è per questo che chiediamo di verificare se non sia possibile un allungamento dei tempi, sia per le imprese che per la Commissione di gara, considerato, anche, che nel sito internet opencoesione.gov.it, che è il portale di Governo sull’attuazione dei progetti finanziati dalle politiche di coesione, è indicata quale data di inizio dei lavori il 30 settembre 2016”.

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