Un evento storicamente straordinario è quello della pandemia da Covid, secondo l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla. “Da 100 anni le istituzioni non si trovava ad affrontare una situazione pandemica come questa, il riferimento è la Spagnola del 1918. L’assessore Lagalla guarda ai dati della curva epidemiologica siciliana, sperando che possano tornare a scendere. Un fatto che potrebbe far tornare sui banchi di scuola almeno gli studenti più piccoli, quelli che soffrono di più la lontananza dalle aule. Medie ed elementari potrebbero tornare alle lezioni in presenza già dalla prossima settimana ma Lagalla resta cauto, “Osserviamo i dati prima di prendere decisioni”.

La politica regionale si è trovato, come ha sottolineato lo stesso assessore, in “una circostanza in cui si deve tutelare la sicurezza pubblica con la socialità e il mantenimento del diritto allo studio. Una circostanza che però la scuola siciliana sarà capace di affrontare. “Io parlerei al passato prossimo – aggiunge -. La scuola siciliana è stata capace di superare questa fase. Nel primo lockdown la Sicilia ha recuperato un digital divide importante, ponendosi tra le prime 10 regioni italiane per copertura di didattica a distanza. Avevamo sperato di poter superare quel tempo con una meticolosa preparazione della fase estiva e un rafforzamento dei trasporti pubblici in vista della riapertura per il 7 gennaio”.

Un progetto però che non è stato possibile proseguire, a causa di “comportamenti sociali incongrui, con punte di irresponsabilità vera, che hanno rimesso in essere una curva epidemiologica particolarmente critica, che ha avuto raddoppi settimanali. Per prudenza e per il prevalere della salute pubblica abbiamo dovuto asseverare l’andamento della curva questa settimana. La prossima settimana, se i contagi torneranno a scendere, speriamo di poter far tornare a scuola i bambini delle elementari e delle medie che di più soffrono la lontananza dalle aule”. Dovranno attendere ancora qualche settimana, invece, gli studenti delle secondarie di secondo grado. “Dal 1 febbraio – ha aggiunto l’assessore – potranno tornare in classe anche gli studenti delle scuole superiori se i comportamenti generali miglioreranno”.

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