“Tra le prime cose che chiederemo al nostro presidente Musumeci qualora dovesse essere eletto c’e’ quella di farsi portavoce presso lo Stato italiano affinché vengano ampliate in gran parte della Sicilia le zone economiche speciali, aree con possibilità di investire con tassazione agevolata per colmare il gap esistente con il resto del Paese e rendere competitivo in ambito internazionale il nostro territorio”. A dirlo Cateno De Luca, leader del movimento Sicilia Vera, che ha ufficializzato l’accordo politico con l’Udc e Rete Democratici per le prossime elezioni regionali.
L’incontro è avvenuto alla presenza di Lorenzo Cesa, Segretario nazionale dell’Udc, di Antonio De Poli, Presidente nazionale del partito, del candidato presidente della Regione Siciliana del Centrodestra Nello Musumeci e dei parlamentari regionali e dei dirigenti nazionali siciliani dell’Udc.
“Siamo di fronte a nuove sfide – prosegue De Luca – dove è necessaria una rinnovata assunzione di responsabilità verso la collettività, che tenga conto delle mutate condizioni sociali, economiche, demografiche e storiche. Nel villaggio globale di cui ormai siamo parte consapevole, pare necessario più che mai uno spazio organico di confronto per determinare un progetto che riesca a preservare gli elementi identitari da una ‘dittatura’. Sicilia Vera si ispira ai principi sturziani dell’Autonomia ponendo al centro della propria azione politica la difesa e la valorizzazione delle realtà territoriali”.
“Vogliamo mettere al centro della nostra azione politica la persona e quindi occuparci di risolvere il problema della disoccupazione giovanile”. Ha aggiunto il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa. Parlando di “Noi con Salvini”, che fa parte della coalizione di centrodestra in Sicilia, Cesa ha affermato che “anche in passato abbiamo fatto da contraltare ad alcune posizioni della Lega, continueremo a farlo e quando saremo d’accordo voteremo insieme altrimenti alzeremo la voce”. Sulle prossime regionali è intervenuto anche il presidente nazionale dell’Udc Antonio De Poli: “L’Udc si presenta in Sicilia con un nuovo corso, con persone che sono attente a quelli che sono i veri problemi del territorio, a partire dal lavoro. Noi con chiarezza abbiamo scelto la metà campo dove stare. Daranno un segno discontinuità rispetto al percorso devastante di Crocetta. Ci siamo divisi dai Centristi per la Sicilia (che fanno capo a Gianpiero D’Alia, ndr) proprio perché abbiamo chiesto loro di ritirarsi dal governo Crocetta, ma non l’hanno fatto”.
“In Sicilia le famiglie povere sono quasi il 48% quindi dobbiamo stare attenti alle politiche sociali che sono assai deboli soprattutto negli enti locali che non hanno le risorse finanziare per far fronte a tutte necessità”. E’ sulla stessa lunghezza d’onda il candidato presidente della Sicilia Nello Musumeci “Per lo sviluppo poi – aggiunge Musumeci – dobbiamo dare alle imprese la possibilità di poter investire non solo a quelle italiane e locali ma anche a quelle straniere. Quindi penso alla creazione di una task force che vada nel mondo per promuovere la Sicilia e renderla appetibile affinché gli investitori poi vengano qui. Per fare questo serve determinazione, coraggio, una pubblica amministrazione snella e efficace, adeguata e un governo autorevole”.
Sulle nomine effettuate dal Governo Crocetta negli ultimi giorni Musumeci osserva: “Crocetta è stato espressione di una politica clientelare che ha pensato a favorire non sempre il merito ma i propri amici, i funzionari di partito. Pensare di raccogliere voti e cercare consenso drogato con le nomine o con gli 80 euro ai forestali penso sia un modo di agire squallido”.
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