Eliana Esposito non ci gira intorno: “Intere classi politiche non hanno fatto mai l’interesse dei siciliani, hanno lavorato al soldo dei partiti dai quali prendono ordini, partiti che a loro volta prendono ordini dalle multinazionali, dalle banche, dai poteri cosiddetti forti”. Così parla la candidata sicilianista a Talk Sicilia.
Jeans e camicetta bianca sono il dress code di Eliana Esposito, dalle falde dell’Etna l’attrice teatrale tenta la strada della politica, con l’ambizione di tentare la scalata alla presidenza della Regione siciliana. Sventolando la bandiera del movimento “Siciliani liberi”. Esposito veste i panni della pasionaria dell’autonomia e dell’identità siciliana e racconta del suo debutto in politica. “Siciliani Liberi nasce nel 2016 e io dal 2017 ne faccio parte. E’ grazie al mio lavoro se oggi sono qui, candidata alla Presidenza della Regione siciliana. Undici anni fa ho scritto uno spettacolo dedicato alla storia all’unità d’Italia. Raccontando la vera storia e ho scoperto cose che nei libri di scuola non sono scritte”
La sua è una candidatura a tutta Sicilia, a tutta autonomia, con sullo sfondo il sogno di una Sicilia Nazione. Primo comma, “lo Statuto va integralmente applicato”, è il monito di Esposito. “I siciliani molte cose non le sanno, non per ignoranza, ma perché sono tenuti volutamente all’oscuro di determinate cose. Lo statuto va assolutamente attuato. Cosa promessa a parole da tutti, ma poi di fatto mai attuato”.
La Sicilia diventerà nazione
“Il nostro programma – continua Esposito – si compone di due obiettivi. Uno a breve termine, uno a lungo termine. Il primo consiste nell’ottenere l’indipendenza economica della Regione Siciliana. Ma alla lunga puntiamo all’indipendenza della Regione Siciliana. Non vogliamo spaventare nessuno, l’indipendenza arriverà come cosa naturale. Saranno gli stessi siciliani a volerla”.
“Per la Sicilia è una questione di sopravvivenza: alla Regione Siciliana vengono sottratti 10 miliardi di euro l’anno dallo Stato italiano. 10 miliardi che dovrebbero essere spesi qui in Sicilia, ai senso dello statuto”.
“Il nostro popolo ha tutti i difetti dei popoli colonizzati. Lì dove c’è povertà, lì dove c’è bisogno, purtroppo partono quei meccanismi legati ai sistemi criminali e clientelari. Qui non abbiamo diritti. Abbiamo solo bisogno, possiamo solo cercare di ottenere favori. Si cerca l’amico dell’amico anche per avere una visita medica, per ottenere una cosa che dappertutto è un diritto. Da noi diventa una cortesia da elemosinare”.
No alla guerra, la Sicilia sia isola di pace
Per Eliana Esposito nel futuro della Sicilia non c’è spazio per le basi militari della Nato: “Sicilia libera significa libera e indipendente, significa indipendente, più che pacifica. Sogno che la Sicilia diventi la terra dove si vengono a firmare i trattati di pace. Possiamo diventare l’isola della pace”.
Commenta con Facebook