- Ancora nessuna soluzione all’orizzonte per il cimitero dei Rotoli di Palermo
- Sono circa 700 le bare accatastate
- Esauriti tutti gli spazi per le sepolture, il forno crematorio è fuori uso da mesi
- Il Comune ha intanto montato alcune tensostrutture per mettere al riparo i feretri
Nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli, il più grande di Palermo, circa 700 bare restano ancora in attesa di avere una sepoltura. Gli spazi sono esauriti e l’emergenza loculi, ormai, è diventata cronica, anche se in realtà va avanti da decenni.
Diverse decine di feretri sono stati ammassati nel deposito, persino negli uffici amministrativi, tanti altri sono al riparo sotto alcune tensostrutture che sono state realizzate ad hoc. Non è possibile ricorrere alla cremazione: l’unico forno crematorio, costruito una quarantina d’anni fa, è guasto da parecchi mesi. Per la costruzione di un nuovo tempio crematorio siamo ancora alla progettazione e se tutto va bene servirà almeno un anno e mezzo.
Un nuovo progetto che rimane sulla carta
Da anni si parla di un nuovo camposanto nella borgata di Ciaculli, una piccola area rispetto alle esigenze della città. Costerebbe qualcosa come 70-80 milioni.
Il progetto, di cui tanto si parla, resta ancora sulla carta. Tanti sono i terreni da espropriare e l’area ricade in piena Conca d’oro, famosa anche per il mandarino tardivo. Il Consiglio comunale è riunito da giorni per cercare una soluzione, che non arriva. Il sindaco Leoluca Orlando da mesi è in cerca di soluzioni e l’intesa che faceva ben sperare con il camposanto privato di Sant’Orsola si sarebbe arenata, le parti non hanno trovato l’accordo economico.
Montate alcune tensostrutture
Ieri sulla vicenda emergenza ai Rotoli era intervenuto, con un video-denuncia, Igor Gelarda, consigliere comunale della Lega.
Gelarda ha spiegato: “Ormai, dentro i Rotoli, le sepolture che si possono recuperare a qualsiasi titolo sono definitivamente terminate e tutti coloro che accederanno al cimitero da oggi, e non hanno già una loro sepoltura privata, si immagina una media di circa 10 salme al giorno, finiranno tristemente a deposito”.
Secondo Gelarda l’emergenza è destinata a peggiorare: “Il Comune si affida –ha detto ancora – ai 400 loculi prefabbricati, per i quali il sindaco ha chiesto un prelievo di emergenza dal fondo di riserva di 800 mila euro. Il pericolo reale è che a fine anno le salme a deposito potrebbero arrivare fino a 4000 con un cimitero che diventerà pieno di altre tensostrutture della vergogna. Per questa ragione, come gruppo Lega abbiamo chiesto alla soprintendenza se tali tendoni, proprio perché il cimitero rischia di diventarne pieno, siano stati autorizzati visto che quello dei Rotoli è un cimitero monumentale sotto vincolo della soprintendenza”.
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