L’emergenza rifiuti è passata ma si tratta solo di una tregue. Tra riunioni, vertici e incontri, infatti, la situazione legata al problema dei rifiuti resta sull’orlo del precipizio in attesa dell’ordinanza del sindaco Orlando che autorizzerà il conferimento nella sesta vasca di Bellolampo. Una soluzione tampone. Ma ora, come riporta il Giornale di Sicilia, si scopre che la stessa ordinanza resta congelata, su richiesta dei vertici della Rap. Il parere dell’Arpa che ha dato il via libera a conferire solo la parte umida che il Trattamento meccanico biologico lavora e biostabilizza (il cosiddetto sottovaglio) non risolve il problema di dove conferire la parte secca, né è sufficiente a scongiurare una nuova emergenza. Il rischio di vedere la città di nuovo ricoperta di rifiuti continua a incombere su Palermo.
“Senza l’identificazione da parte della Regione di siti dove conferire il sopravaglio ogni sforzo resta inutile – dice Giuseppe Norata – Ed è tutto il sistema regionale, non solo Palermo, a rischiare. Nell’ultima riunione comunque anche il dipartimento regionale Acqua e rifiuti ha ascoltato le nostre istanze, invitando l’Arpa a rivedere se possibile i criteri. Anche perché – continua il numero uno della Rap – non è detto che conferire nella sesta vasca solo la parte umida e melmosa, con le attuali piogge, sia una scelta che evita il rischio di infiltrazioni. Tutt’altro”.
La situazione dunque resta di attesa anche se si tratta solo di una calma apparente visto che i rifiuti tolti dalle strade sono in attesa di essere abbancati a Bellolampo che resta satura. La delibera di Orlando che autorizza il conferimento di 140 mila tonnellate in sesta vasca non sarà la panacea. Si tratterà solo di un intervento tampone alla crisi ben più grave che attanaglia Palermo. La gara per la realizzazione della settima vasca, per cui sono stati stanziati circa 30 milioni, non è neppure partita. L’ancora di salvezza si chiama “raccolta differenziata” che a Palermo stenta a ripartire.
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