L’Ersu di Palermo a caccia di nuovi immobili per garantire posti letto agli studenti universitari. Questo l’obiettivo a cui mira l’ente regionale per il diritto allo studio universitario con l’avviso esplorativo appena pubblicato attraverso cui per l’appunto si vuole aumentare la dotazione dei posti letto da mettere a disposizione di chi è iscritto nelle diverse università cui fa riferimento la sede palermitana, e quindi non solo Palermo ma anche Trapani, Agrigento e Caltanissetta.
Il decreto ministeriale
Per potenziare la propria dotazione di posti letto l’Ersu ha quindi deciso di far leva sulla procedura contemplata da un preciso decreto ministeriale recente, il numero 1046 dello scorso 26 agosto. Con questo avviso si vogliono individuare immobili che chiaramente dovranno essere rispondenti a delle caratteristiche specificate per poter ospitare studenti universitari. Sarà poi lo stesso ente che andrà a valutare la possibilità di concorrere a questa procedura di cofinanziamento.
La scadenza
Gli operatori economici interessati, che dunque sono disponibili a poter mettere a disposizione immobili di proprietà a questo scopo, potranno consultare l’avviso esplorativo pubblicato sull’albo online dell’ente, con scadenza per la presentazione della dichiarazione di manifestazione d’interesse entro le ore 14 del prossimo 20 settembre.
La dicitura dell’avviso
Nello specifico la dicitura dell’avviso prevede la manifestazione di interesse relativa alle “procedure e le modalità di accesso al cofinanziamento di interventi volti all’acquisizione della disponibilità di posti letto per studenti universitari”. Si vuole arrivare a questo obiettivo tramite l’acquisizione del diritto di proprietà o, comunque, l’instaurazione di un rapporto di locazione a lungo termine o di altra forma di godimento degli immobili o di parte di essi anche su base convenzionale a lungo termine. Si dovrà quindi essere disponibili a dare il proprio assenso per un eventuale adeguamento laddove necessario delle residenze universitarie. Si farà riferimento anche alla legge regionale del 2002 che stabilisce che gli Ersu “possono avvalersi, sulla base di apposite convenzioni, di servizi resi da enti pubblici, da soggetti privati o da associazioni studentesche e cooperative costituite ed operanti nelle università o nel relativo territorio”.
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