“Gli estratti di ruolo richiesti a Riscossione Sicilia in via telematica non vanno pagati, così come non si pagano le visure richieste ad Equitalia e all’Agenzia delle Entrate”. Lo ha sottolineato il garante per il Contribuente, Salvatore Forastieri, durante l’ultima seduta del Tavolo della compliance proposto dall’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi e coordinato dal Garante.

Forastieri chiede l’esenzione per i documenti in banca dati o formati da meno di un anno, “per i quali sembrerebbe venga sempre richiesta dall’Agente della Riscossione Siciliano, a titolo di ricerca e visura, la somma di 5,16 euro per singola istanza, anche se si tratta di documento che il contribuente vuole solo visionare”, spiega.

Proteste sono arrivate da numerosi cittadini che intendono procedere alla rottamazione delle cartelle esattoriali e devono sostenere anche i costi degli estratti di ruolo richiesti a Riscossione Sicilia in via telematica.

Anche Angelo Cuva, tesoriere Uncat e vicepresidente della Camera degli Avvocati Tributaristi di Palermo, chiede “il riconoscimento del principio per il quale nulla è dovuto per la semplice consultazione di documenti esistenti nella banca dati dell’Amministrazione e per la loro spedizione quando gli stessi documenti vengono trasmessi in formato elettronico”. Così come l’Associazione nazionale commercialisti ed esperti contabili ha chiesto ai vertici di Riscossione Sicilia di ripristinare la totale gratuità per gli estratti di ruolo richiesti telematicamente.

Attualmente il regolamento per la disciplina di accesso ai documenti amministrativi, adottato da Riscossione Sicilia dal 15 dicembre 2017, stabilisce che quando un contribuente chiede copia in via telematica di un estratto di ruolo debba pagare da 5.16 a 10.33 euro di diritto fisso, più 0,25 per ogni facciata del documento stesso, con costi che lievitano in maniera consistente per gli estratti di ruolo di grandi dimensioni.