Volge al termine la rassegna “Estate al Bellini” che ha aperto le porte del teatro più antico di Palermo con una serie di incontri dedicati alla lirica, alla letteratura e ai racconti su Palermo.

Il teatro, edificato nel 1726, conserva tre secoli di storia e di aneddoti che vanno dai passaggi di consegne e dai cambi di nome in onore del regnante di turno, al drammatico incendio del 1964 che danneggiò l’edificio poi recuperato dall’intervento del Teatro Biondo.

L’ultimo appuntamento, in programma sabato 28 settembre, è dedicato alla figura di Gaetano Donizetti, uno dei più celebri compositori italiani.
I partecipanti, attraverso visite guidate, potranno conoscere la storia dell’edificio e della figura di Vincenzo Bellini che nell’Ottocento fu direttore dello storico teatro. A seguire una performance di voci liriche dal titolo “Dal regno delle due Sicilie“: una scelta di arie tratte da opere di Donizetti, interpretate da Floriana Cicio (soprano) e Andrea Ciacio (baritono).

Portrait of Gaetano Donizetti (1797-1848). Found in the Collection of Eötvös Loránd Tudományegyetem. (Photo by Fine Art Images/Heritage Images/Getty Images)

Gaetano Donizetti nacque a Bergamo nel 1797 , conosciuto anche per la sua frenetica prolificità, realizzerà capolavori come “L’elisir d’amore”, “Don Pasquale”, “La fille du régiment”, “La Favorite”, “Maria Stuarda”, “Anna Bolena” e “Lucrezia Borgia”.

Come Vincenzo Bellini, si recherà anche nella capitale francese su indicazione di Rossini, che vi co-dirigeva il Théâtre Italien, che rappresentava l’opera italiana.
Nel 1825 Gaetano Donizetti divenne Direttore di quello che allora era il Teatro Carolino di Palermo, per il teatro dei Borboni egli realizzò Alahor in Granata, un’opera di ambientazione spagnolesca.

Nelle sue opere, la voce diverrà uno strumento attraverso il quale rendere visibile la lotta, la varietà dei sentimenti, un nuovo teatro musicale denso di colpi di scena e di esplosioni di furore.

Il programma comprende nella prima parte una scelta di arie tratte dall’ opera giocosa “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti dove incontreremo la figura dello scaltro dottore Malatesta, pronto a raggirare l’ ingenuo protagonista e della altrettanto furba e maliziosa vedova Norina; dopo le due arie solistiche “Bella siccome un angelo” (baritono) e “So anch’io la virtù magica” (soprano) i nostri duetteranno nel “Pronta io son” prendendo accordi per meglio raggirare il povero Don Pasquale in un crescendo di complotti e paradossi dall’effetto esilarante.

La seconda parte del programma sarà ispirata alle canzoni italiane più amate con “Mamma” 1941 (baritono), “Torna” 1954 (soprano) e infine “Non ti scordar di me” 1935 (duetto) tratte dai films omonimi, canzoni che hanno fortemente influenzato i gusti musicali dell’ epoca lanciando nuove mode e nuovi sodalizi artistici tra la musica e, per dirla con Canudo, la “settima Arte” e diventate degli evergreen anche per le generazioni più giovani.

Articoli correlati