Pubblicate le graduatorie provvisorie per l’assunzione dei primi 1.106 lavoratori ex Pip Emergenza Palermo, delle categorie A e B, che dovranno transitare nella Sas, la partecipata della Regione Siciliana che si occupa di servizi ausiliari.
Le parole di Albano: “Promesse mantenute”
“Dopo 23 anni di precariato – ha detto l’assessore al Lavoro e alle politiche sociali Nuccia Albano –, stiamo portando a compimento la prima procedura di stabilizzazione del bacino degli ex Pip che, al momento, riguarda un primo contingente pari al 50 per cento di lavoratori. Abbiamo rispettato gli impegni. Un ringraziamento va agli uffici per aver lavorato alacremente affinché si arrivasse quanto prima alla definizione delle procedure. Le assunzioni saranno concretizzate entro fine anno. Successivamente, sarà avviato l’iter anche per chi non è entrato in graduatoria. L’obiettivo del governo Schifani è quello di chiudere definitivamente la pagina del precariato, dando la concreta possibilità, a chi ha i requisiti, di essere stabilizzato e riacquistare la dignità lavorativa”.
Ecco dove vedere le graduatorie
L’elenco è consultabile online sul portale istituzionale della Regione Siciliana e nello sportello dedicato, nei locali del Servizio XII Centro per l’impiego di Palermo e Monreale di via Praga 29, da lunedì 27 novembre a venerdì primo dicembre dalle 9,00 alle 12,00. Tutti i lavoratori interessati, dopo aver verificato la propria posizione, potranno presentare eventuali osservazioni o richieste di riesame entro il prossimo 4 dicembre sempre presso gli uffici oppure tramite Pec all’indirizzo cpi.pa@certmail.regione.sicilia.it.
Accolto il ricorso del Pip
Il tribunale del riesame ha parzialmente accolto il ricorso di Feliciano Leto, l’ex Pip e commesso giudiziario in Procura a Palermo. Per lui viene meno l’accusa di favoreggiamento alla mafia ma resta comunque in carcere. L’uomo è finito sotto indagine perché accusato di fornire agli indagati informazioni riservate che avrebbe trovato consultando i fascicoli.
Il ricorso
Dopo il ricorso presentato dall’avvocato Luigi Miceli è caduta l’accusa per l’ex Pip di aver favorito Luigi Abbate, boss della Kalsa detto “Gino u mitra”. Il tribunale ha confermato per Leto la custodia cautelare in carcere. L’uomo era addetto al trasporto dei fascicoli delle segreteria dei pm ed è accusato di avere consultato i procedimenti, fotografato e diffuso in maniera illecita atti coperti dal segreto istruttorio. Quindi avrebbe portato all’esterno le cartelle con i documenti. Ma soprattutto si sarebbe reso disponibile a fornire a diversi personaggi le informazioni sulle indagini in corso e sulle intercettazioni avviate nei loro confronti.
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