“Finalmente arriva un importante passo avanti e vengono riconosciuti alcuni diritti essenziali dei 2571 pip ma si tratta solo dell’avvio di un percorso. Sono ancora tante le cose da fare per risolvere definitivamente questa annosa situazione”. Questo il commento di Mimma Calabrò segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia alla direttiva del dipartimento regionale del Lavoro che riconosce e regola anche per i lavoratori del bacino ex Pip di Palermo i giorni di riposo, la maternità, la possibilità di beneficiare della 104 e le assenze per malattia. In tutti questi casi potranno assentarsi dagli enti e dagli uffici dove prestano servizio senza perdere la retribuzione.
“Registriamo positivamente che sono state prese in considerazione parte delle nostre proposte – dice Marianna Flauto della Uiltucs – ma in quel documento si chiedeva anche che venisse attuato un percorso per la stabilizzazione anche attraverso i progetti europei per la collocazione dei precari anche in altri enti, tenendo in considerazione le qualifiche e le esperienze maturate. Questo percorso non è stato ancora realizzato e anzi i lavoratori continuano a subire disparità. Ad esempio all’ospedale Civico di Palermo sono stati stabilizzati degli Oss, operatori sociosanitari mentre ci sono 220 Pip che svolgono anche queste mansioni ma non vengono inseriti nei percorsi di stabilizzazione”.
I diritti riconosciuti ai Pip sono previsti dalla legge approvata all’Ars e attuati da una direttiva della dirigente generale del Lavoro, Maria Antonietta Bullara. Nel provvedimento si specifica che ‘le assenze per malattia non comportano la sospensione dell’assegno” e che le “attività sono organizzate in modo che il lavoratore possa godere di un adeguato periodo di riposo durante il quale è corrisposto l’assegno’. I lavoratori hanno anche diritto senza riduzione dell’assegno al congedo di maternità e di paternità. L’assegno è erogato anche in caso di permessi con la 104 o di partecipazione ad assemblee sindacali”.
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