Prevedere anche per Salemi, Agira, Troina e Villafrati, i Comuni siciliani ex zona rossa, le risorse finanziarie che possano mitigare i danni socio-economici causati dalla chiusura totale decisa nel periodo più acuto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. È la richiesta avanzata dall’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, al governo nazionale attraverso una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.
Nella missiva l’associazione presieduta da Matteo Cocchiara parla di “enorme stupore” nell’avere appreso dell’esclusione dei quattro comuni siciliani dalle misure di sostegno previste dal dl Rilancio che istituisce invece un fondo di 200 milioni di euro per le ex ‘zone rosse’ del nord Italia. “I Comuni dell’Isola hanno subito enormi danni sotto il profilo socio-economico – dice Cocchiara -, includerli nell’elenco dei beneficiari delle risorse statali significherebbe ripristinare condizioni di pari dignità tra le popolazioni”.
I sindaci dei comuni siciliani, che per quaranta giorni sono stati dichiarati ‘zona rossa’ a causa dell’emergenza Covid19, sono stati esclusi dai provvedimenti decisi dal Governo Conte neldecreto Rilancio. Nei giorni scorsi hanno protestato in coro i quattro sindaci dopo avere appreso che i propri territori “non sono stati presi in considerazione dal governo nazionale” per le misure di sostegno economico.
Domenico Venuti, sindaco di Salemi, con i colleghi Franco Agnello (Villafrati), Maria Gaetana Greco (Agira) e Sebastiano Venezia (Troina) a fine aprile avevano anche scritto una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedere l’assegnazione di risorse aggiuntive con l’obiettivo di mitigare gli effetti economici del blocco totale delle attività imposto a causa del coronavirus.
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