La situazione epidemica in Sicilia ha già consentito la ripresa degli sport da contatto dal 20 giugno scorso. Faccio appello al presidente Musumeci, qualora arrivasse uno stop dal governo nazionale dopo il parere negativo del Cts, affinché emani un’ordinanza per consentire ancora agli amatori di sport come calcetto, beach volley, basket ed altre discipline di svolgere le attività e le gare”.

Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

“Ciò metterebbe fine – prosegue Lo Curto – alla disparità che in atto, nel resto del Paese, consente alle società professionistiche di tornare sui campi di giuoco, mentre un veto permane per le società dilettantistiche che sono la spina dorsale dello sport in Italia e dei valori agonistici slegati dal business”.

“La Sicilia – conclude Lo Curto – ha saputo gestire la fase di emergenza Covid19 con risultati notevoli sul fronte dei contagi, siamo vicini ad essere regione covid free, per questi motivi è stato gia deciso lo start per agli sport da contatto. Coloro che praticano attività sportiva, ma soprattutto i bambini e ragazzi a cui sono stati cancellati diritti elementari a muoversi ed a giocare, hanno diritto a riprendersi pienamente gli spazi di sana convivenza”.

Proprio ieri, il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ha espresso un parere negativo sulla ripresa del calcetto e di altri sport da contatto a livello amatoriale o di società sportive dilettantistiche.
Il CTS, infatti, ha confermato che «in considerazione dell’attuale situazione epidemiologica nazionale, con il rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni come negli sport da contatto, debbano essere rispettate le prescrizioni del distanziamento e della protezione individuale».
Poi, per quanto riguarda la deroga alle stesse misure di distanziamento e protezione da parte del CTS validate esclusivamente per quanto riguarda la ripresa delle gare di calcio professionistico limitatamente alla Serie A, il comitato ha sottolineato che questa deroga è stata accettata «in presenza di un interlocutore formale — la società sportiva — che ha assunto piena responsabilità per quanto concerne l’esecuzione e il controllo di uno stringente protocollo di diagnosi e monitoraggio continui».
Tuttavia, «in considerazione della mancanza di simili protocolli a favore di singoli individui che si dedicano a tali attività a livello amatoriale o di società sportive dilettantistiche», il CTS «non ritiene al momento di poter assumere decisioni al riguardo che siano difformi rispetto alle raccomandazioni sul distanziamento fisico».
Quindi, non ci sarà ancora la ripresa non solo del calcetto ma anche di basket, pugilato e pallavolo nell’ambito degli sport amatoriali da contatto.

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