Fabrizio Ferrandelli e Leonardo Canto aderiscono al gruppo politico di Lavoriamo per Palermo. La notizia era già nell’aria da tempo, almeno dal mese di agosto, ovvero da quando i ranghi della compagine civica del sindaco Roberto Lagalla si erano riuniti per capire il da farsi rispetto alla questione del rimpasto. Che il dialogo fra l’ex candidato a sindaco di +Europa e l’ex Rettore fosse in corso da tempo, non è di certo un mistero. E i rumors di Radio Palazzo svelati ieri da BlogSicilia si muovevano in questa direzione. Tutto confermato dalla conferenza stampa di oggi, convocata dal capogruppo di Lavoriamo Per Palermo Dario Chinnici.

Ferrandelli: “Aderiamo civicamente, rimarremo in Azione”

Ferrandelli e Canto aderiscono a Lavoriamo per Palermo

Ferrandelli e Canto aderiscono a Lavoriamo per Palermo

“Abbiamo portato avanti da subito un contributo ragionato, da consiglieri di proposizione e non di opposizione distruttiva – ha affermato Fabrizio Ferrandelli in conferenza stampa -. Questo è un progetto che ci vede civicamente impegnati, liberi dalle appertenenze politiche che non manterremmo all’esterno di questo progetto politico, nato per il bene e per le progettualità che interessano la città“. Viene quindi ricopiato il meccanismo che vede impegnati gli esponenti di Italia Viva, come lo stesso Dario Chinnici. In Lavoriamo Per Palermo tutti uniti, ma ognuno con la propria appartenenza politica all’esterno.

Una scelta che Fabrizio Ferrandelli ha così commentato. “Man mano che siamo andati avanti in questa consiliatura – sottolinea il neo-esponenti di Lavoriamo Per Palermo – abbiamo riscontrato che c’erano più punti di unione che di divisione rispetto alla posizione del sindaco. Abbiamo trovato in Roberto Lagalla una persona che non governa da sola al comando, ma ascolta anche gli altri. Vogliamo portare un contributo d’esperienza maturata sul campo. Lo facciamo entrando in una maggioranza già definita, alla quale diamo la nostra disponibilità a collaborare. Palermo merita il fronte più ampio possibile nella risoluzione dei problemi. La città chiama e noi rispondiamo presente“.

Sulle provinciali: “Ragionamenti esterni a Lavoriamo Per Palermo”

Rispetto ai prossimi appuntamenti elettorali, in particolare quello da definire sulle elezioni provinciali, Ferrandelli glissa. “L’anno prossimo si vota per le provinciali? Non lo sapevo. Con riguardo agli appuntamenti elettorali sovracomunali, non è un discorso che interessa Lavoriamo Per Palermo. In quei casi ognuno, con alle spalle la propria appartenenza politica, deciderà come muoversi“. Fatto che non esclude una possibile collaborazione per il futuro fra i gruppi di Azione ed Italia Viva in Sicilia, al netto delle posizioni che i leader nazionali decideranno di prendere.

Chinnici: “Oggi allarghiamo la maggioranza”

Oggi allarghiamo la maggioranza – ha affermato sorridente Dario Chinnici -. Da 24 passiamo a 26 consiglieri. E chissà che magari, fra qualche giorno, ci ritroveremo per commentare nuovi ingressi. La porta del sindaco è sempre aperta. Lui arriva per primo la mattina e se ne va per ultimo la sera. Proprio per questo – sottolinea Chinnici – c’è stato un grande dialogo con Fabrizio e Leonardo. Abbiamo tutti in comune un’esperienza politica di lungo corso, che nella stragrande maggioranza dei casi parte dalle Circoscrizioni. Abbiamo visto la città dal basso verso l’alto, ascoltando le esigenze dei territori. Oggi la lista “Lavoriamo Per Palermo” assume nuovo e aggiunto valore”.

La compagine civica di Roberto Lagalla sale infatti da tre a cinque elementi, ripristinando i numeri di inizio consiliatura che erano venuti meno dopo l’uscita di Giovanna Rappa e Salvo Alotta. Consiglieri rimasti all’interno del perimetro del centrodestra e verso i quali Dario Chinnici non porta “rancore politico”. “L’ingresso di Fabrizio Ferrandelli e Leonardo Canto vale doppio. Noi non abbiamo pescato dalla maggioranza. Siamo rimasti alternativa all’interno di un progetto comune. E questa operazione ha un valore molteplice. Le uscite da “Lavoriamo per Palermo”? Mi avrebbe preoccupato di più se i consiglieri che ci hanno lasciato fossero usciti dalla maggioranza. Sono cose che capitano e continueranno a capitare all’interno di una coalizione”.

Ingressi che, logicamente, aumentano il peso del polo moderato a sostegno del sindaco Roberto Lagalla. Fatto che, pensa qualcuno, potrebbe innervosire gli alleati più a destra, in particolare Fratelli d’Italia. Ma Dario Chinnici si dice convinto del contrario. “All’interno della maggioranza ogni decisione è discussa e presa di comune accordo. Siamo tutti uniti a sostegno del sindaco”.

Lagalla: “Benvenuti a Ferrandelli e Canto”

Arrivi in Lavoriamo per Palermo salutati con favore dal sindaco Roberto Lagalla. “Si tratta di un’operazione politica importante che allarga il quadro della maggioranza in Consiglio comunale e lo fa, portando tra le sue fila componenti di grande esperienza. I consiglieri Ferrandelli, leale avversario nel corso delle ultime Amministrative del 2022, e Canto hanno dimostrato anche tra le fila dell’opposizione un costruttivo spirito di critica e di partecipazione in questo cammino di rinascita della città. La condivisione di numerosi obiettivi finalizzati a un miglioramento di Palermo ha portato al passaggio politico di oggi che comporta, da parte dei nuovi entrati, la piena adesione al progetto della coalizione di centrodestra, in atto al governo della città”.

Italia Viva: “Buon lavoro a Ferrandelli e Canto”

Parole condivise anche da Toni Costumati e Giandomenico Lo Pizzo, rispettivamente presidente del circolo della Città Metropolitana e coordinatore provinciale di Italia Viva. “Con l’adesione a Lavoriamo per Palermo di Ferrandelli e Canto non si rafforza unicamente il gruppo consiliare e la maggioranza del Sindaco, ma a trarne forza è anche la comune e condivisa prospettiva di dare vita ad un soggetto unitario riformista, che costituisca una alternativa alla destra sovranista e alla sinistra massimalista e l’auspicio è che, dopo il passaggio consiliare, si possa anche riavviare quel dialogo, mai interrotto, di costruzione di una casa comune dei liberal democratici, cattolici popolari, socialisti, repubblicani che vada oltre questo finto bipolarismo oggi monopolizzato prevalentemente dalle estreme della politica”.

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