“La pandemia ci ha consegnato un’importante misura che ha lo scopo di risollevare l’economia degli Stati dagli effetti depressivi indotti dalle misure e restrizioni sanitarie: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo tema interessa anche l’attività investigativa e di prevenzione antimafia. Il monitoraggio delle attività economiche è stato avviato nei tavoli prefettizi con la partecipazione di tutte le forze di polizia e con la collaborazione delle istituzioni e degli enti pubblici che operano nel campo economico. Ritengo che mai come in questa contingenza economica sia necessario affinare le tecniche di aggressione tempestiva dei patrimoni mafiosi, impedendone il riciclaggio, e monitorare con rinnovata ed efficace attenzione i tentativi dei clan d’infiltrarsi e impossessarsi della macchina amministrativa dei comuni approfittando delle imminenti elezioni amministrative”. E’ quanto ha detto oggi il questore di Palermo Leopoldo Laricchia nel corso della Festa della Polizia per i 170 anni dalla costituzione.

La festa della Polizia

La polizia di Stato celebrerà il 170° anniversario della sua fondazione. In questa ricorrenza la questura e tutti i poliziotti di Palermo incontreranno i cittadini. Le celebrazioni si svolgeranno, comunque, nel rispetto delle regole volte alla salvaguardia della salute collettiva, così come è stato fatto nel corso degli ultimi due anni. La cerimonia si articolerà nella consueta deposizione da parte del prefetto Giuseppe Forlani e del questore di Palermo Leopoldo Laricchia di una corona di alloro a nome del capo della polizia, presso la lapide in ricordo di tutti i caduti.

I risultati nei quartieri

Il Questore ha posto l’accento le operazioni Alto Impatto eseguite a Palermo. “Nonostante la natura peculiare di questi servizi – ha detto – orientati prettamente alla prevenzione, attraverso il controllo di 19232 persone (il 30% delle quali con precedenti di polizia), di 8299 veicoli (155 dei quali sequestrati e 15 sottoposti a fermo amministrativo), 3297 controlli di persone sottoposte agli arresti domiciliari e 315 controlli ad esercizi pubblici o di vicinato, dove solitamente si aggregano pregiudicati, le attività in parola hanno consentito di deferire, in stato di arresto o di libertà, all’autorità giudiziaria 148 autori di reati, sequestrare circa 5 chilogrammi di sostante stupefacenti e segnalare alla Prefettura per uso delle stesse 74 persone, a seguito delle 189 perquisizioni personali e domiciliari effettuate, rilevare e contestare 736 violazioni al codice della strada”.

Più videosorveglianza a Palermo

Secondo il Questore, serve un progetto per potenziare i servizi di videosorveglianza a Palermo. “Altra importante innovazione, nata da un’idea del Prefetto – ha detto il questore – e realizzata tecnicamente dagli uffici operativi della Questura con l’ausilio del Centro Regionale di Polizia Scientifica e con la Zona Telecomunicazioni, consiste nella predisposizione del Master Plan generale dei sistemi di videosorveglianza cittadini in funzione delle attività di controllo del territorio, di contrasto alla criminalità organizzata e diffusa, di gestione dell’ordine pubblico, condiviso con tutte le forze di polizia in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e consegnato al comune di Palermo, come guida per l’implementazione progressiva del sistema, in ottica appunto unitaria e razionale, man mano che vengono stanziati i fondi destinati allo scopo”.