Il festino che non c’è. E non c’è davvero. Non solo perchè non ci sarà la processione se non virtuale e simbolica. Non ci saranno neanche i giochi d’artificio. Solo uno. Un botto simbolico. Per evitare assembramenti di gente in attesa dei giochi.

Ma il Festino 2020 non sarà soltanto il ‘non festino’ dell’amministrazione comunale e delle iniziative religiose. Anche i privati non potranno mettere in campo tutto il ‘circo’ che gira intorno al Festino. Il Comune, infatti, ha deciso di non rilasciare nessuna autorizzazione per le bancarelle del 14 e 15 luglio. E annuncia controlli serrati contro gli abusivi. Sempre per paura di assembramenti.

Dunque niente ‘babbaluci‘ (pentoloni di lumache di terra), niente ‘muluni’ (cocomero ghiacciato), niente calia e semenza niente caramelle gommose e giardiniera (multigusti) per i più piccoli. Niente gelati, panini e così via. Il palermitano di borgata,  il più devoto alle tradizioni profane che a quelle sacre, quest’anno, resterà orfano.

Al posto del carro, della masculiata, delle bancarelle solo un film alle 22, contemporaneamente su diverse emittenti televisive locali e nazionali. Si tratta di “Palermo Sospesa- il Festino che non c’è” realizzato dalla sezione siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia con la regia della direttrice artistica Costanza Quatriglio. Un docufilm prodotto dal Comune di Palermo che sarà trasmesso da BlogSicilia quella sera stessa in prima visione sulla pagina Facebook e nella home del nostro giornale.

Lo stato d’animo del palermitano è incerto, diviso fr la voglia di festeggiare, la mancanza che già sente delle sue tradizioni e un po’ di paura (in realtà sempre meno) del contagio. Uno stato d’animo ben rappresentato da Tony Sperandeo che da buon palermitano e da grande attore ha tradotto quasi in scetch questa situazione durante l’ultima puntata di casa Minutella

“Io ho parlato con Santa Rosalia e vi racconto una chicca – ha detto Sperandeo in tono solenne – ci sono andato a parlare l’altro giorno perchè da via Costantino Nigra dove c’è casa di mamma vedo il Castello Utveggio. A che ero la a che subito mi sono ritrovato in un terrazzo del Castello Utveggio e ho avuto un apparolamento con Santa Rosalia. E mi diceva che è siddiata. Le ho chiesto, perchè Rosalia? Ci diamo del tu perchè mi vuole bene e mi disse ‘vabbè dammi del tu’. Perchè si siddiata?”

E la santa risponde “Perchè io nel 1624 quando passò il cacciatore Matteo Bonelli che c’era la peste gli dissi passate le ossa per tutta la città che la peste passerà. Quest’anno che c’è un poco di Coronavirus non fanno passare u carro di Santa Rosalia. Ma come io vi ho salvato e ora che c’è un poco di covid non passa. Se passo io questo poco ve lo faccio passare subito”

E nello spiriti palermitani Sperandeo conclude “E’ siddiata, è siddiata la santa”. Ecco riassunto il palermitano e il suo stato d’animo.

 

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