Si spacca la maggioranza in Consiglio Comunale. Motivo del contendere la fiera campionaria da organizzare alla Fiera del Mediterraneo. O sarebbe meglio dire le due fiere, visto che gli eventi calendarizzati al momento sono due: il primo si terrà dal 22 aprile al 7 maggio, mentre l’altro è previsto dal 27 maggio all’11 giugno, giorni tradizionali della manifestazione nell’area di via Montepellegrino. Un dualismo mal digerato dall’ala di Fratelli d’Italia, che ha chiesto la convocazione dell’assessore Giuliano Forzinetti in aula.

Milazzo: “Porto le carte in Procura”

Durissimo il capogruppo meloniano Giuseppe Milazzo, che ha chiaramente palesato la possibilità di portare le carte documentali sulla questione alla Procura della Repubblica. Una dichiarazione preceduta dalla ricostruzione della vicenda che, l’esponente di Fratelli d’Italia, riconduce addirittura al 2016, anno in cui il Comune di Palermo emana un bando relativo alla concessione degli spazi della Fiera del Mediterraneo. Atto amministrativo che Milazzo ritiene legato a doppio filo allo svolgimento della fiera campionaria. Fatto che, a suo dire, giustificherebbe l’impossibilità di svolgere due eventi similari nella stessa annualità.

Rincara la dose l’esponente di “Oso” Ugo Forello, il quale parla di “chiare responsabilità dell’Amministrazione attiva. Possibile che nessun consigliere comunale ne sappia nulla? Mentre l’assessore Forzinetti si sia seduto al tavolo con la seconda classificata a cui avevano rigettato la domanda? Una proposta presentata nello stesso periodo della prima e che viene anticipata rispetto alla data solita. Una procedura indegna. Si deve trovare una soluzione, perchè si rischia un danno d’immagine al Comune e all’evento“.

Non è dello stesso avviso il presidente della VI Commissione Ottavio Zacco. L’esponente di Forza Italia difende l’operato degli uffici. “Quelle di Milazzo sono dichiarazioni gravissime. Se è convinto di quello che dice, deve portare i documenti in Procura. Credo però che l’avviso è legato all’utilizzo degli spazi dell’evento fieristico e non già alla fiera campionario. Milazzo e Forello hanno condannato l’assessore quando non è neanche presente. in aula. Stanno dando per scontato che gli uffici hanno autorizzato entrambi gli eventi. Mi dispiace soltanto che, sull’evento, non sia stata interpellata la commissione competente, ovvero la mia”.

Opinione condivisa anche dal capogruppo di Lavoriamo per Palermo Dario Chinnici. “Ci sono gli uffici che mettono le firme, che danno o meno la possibilità di varare una cosa. Al netto delle pubblicità in città, che non ho visto, volevo capire i provvedimenti presi dall’Amministrazione e degli uffici in tal senso. Che messaggio stiamo lanciando alla città? Chiedo di capire se gli uffici hanno dato il via libera o meno ai due eventi”.

“Spettacolo indecoroso”, opposizione abbandonano l’aula

Uno scontro avvenuto sotto lo sguardo attonito degli assessori Dario Falzone e Sabrina Figuccia, convocati per affrontare i temi legati alla mancanza di personale negli uffici comunali. Argomento che non è stato toccato nemmeno di striscio, con la discussione interamente monopolizzata dalle vicende legate alla Fiera del Mediterraneo. Il motivo è legato a due organizzazioni concorrenti. La prima aveva presentato la domanda un anno fa e aveva ottenuto il patrocinio del Comune nel periodo tradizionale della Fiera (27 maggio-11 giugno). La seconda organizzazione, pur presentando l’istanza in un momento successivo, aveva ottenuto un anticipo sulle date, potendo così realizzare l’evento forte dell’esperienza maturata nel settore.

Polemico rispetto al dibattito d’aula il capogruppo di Azione Fabrizio Ferrandelli. “Oggi eravamo in aula per affrontare con l’assessore al personale il problema di migliaia di palermitane e palermitani che non riescono ad accedere ai servizi anagrafici nelle postazioni decentrate; delle coperture per arrivare al full time dei lavoratori; su come riorganizzare la pianta organica per porre fine alla vergogna di non poter accedere al settore tributi le cui prenotazioni online sono possibili solo dal 2024 in poi”. Proprio in seguito all’impossibilità di proseguire i lavori, i gruppi d’opposizione (eccetto “Oso”) hanno lasciato l’aula, seguiti da diversi pezzi della maggioranza. Fatto che ha costretto il presidente Giulio Tantillo a chiudere la seduta anzitempo per mancanza del numero legale. Sala delle Lapidi è adesso convocata per domani mattina.

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