L’anteprima di “Semaforo Rosso“, il primo lungometraggio del regista palermitano Guglielmo Brancato ha una data: mercoledì 22 dicembre al cinema Rouge et Noir.
Un film nato dalla raccolta fondi svolta da ArteAtelier di Alessio Calestani, ma anche grazie alla profonda dedizione e creatività dei ragazzi, giovanissimi, che lo hanno prodotto.
Semaforo Rosso interamente girato a Palermo
La pellicola è stata interamente girata a Palermo e dintorni, dal Tatum Jazz Club all’enoteca letteraria Prospero, dall’istituto Minutoli ai paesaggi urbani e naturali che offre la città.
E mette in luce una Palermo suggestiva e drammatica. Una Palermo non più culla della criminalità, ma che sfoggia i suoi luoghi più incontaminati e nascosti proponendosi come scenografia perfetta per una narrazione tra reale e onirico. Palermo che può avere una nuova identità visiva, priva di sfumature sin troppo radicate nell’immaginario collettivo siciliano.
Narra la storia di un suicida
Scritto tra il 2019 ed il 2021, girato in un mese di set e postprodotto nel giro di nove mesi, Semaforo Rosso è la storia di un suicida.
Un dramma psicologico che si svolge in quell’intervallo di tempo in cui il cuore cessa di battere, ma la mente continua a essere attiva. È un esperimento di produzione che tenta di coniugare gli interrogativi secolari dell’uomo con i nuovi dubbi esistenziali dei giovani.
Il corpo del protagonista, Enea, viene trovato da un anziano signore che, dopo averlo soccorso, attende rinvenga. Una volta risvegliato inizia il racconto tramite i flashback di Enea, studente universitario di fisica, che dopo aver perso i genitori, vive in casa della sua fidanzata del liceo, Maria. Quest’ultima, forte della grande ospitalità, sottomette Enea psicologicamente costringendolo a vivere nel rispetto del suo codice di valori.
Brancato “Semaforo un luogo astratto”
“Il semaforo è un luogo astratto – dice Brancato – dove l’attesa, o meglio, la noia diviene materiale. Un giorno ho scelto di vivere la noia con consapevolezza. Non affrontando la pausa, si rischia una morte interiore. Non bisogna sfuggire al dolore, ma affrontarlo e sviscerarlo, riflettendo sul lungo termine”.
Il giovane regista, nonostante si sia in passato affermato nell’ambito della fotografia, questa volta ha scelto un altro tipo di pellicola come forma d’espressione: “Amo il cinema degli esordi. Le mie principali ispirazioni sono Noè, Von Trier e Malick. Ho amato Von Trier e la struttura narrativa di Nymphomaniac, Noè per un tipo di inquadrature che soltanto lui riesce a fare e Malick per l’utilizzo del grandangolo”.
Brancato e gli attori protagonisti presenti in sala
Il regista sarà presente in sala insieme agli attori protagonisti Paolo Catalano, Cecilia Minutoli, Federica Palmeri, al compositore delle musiche Vincenzo Lo Iacono, al sound designer Nicola Pergolini. Saranno presenti anche il montatore Giulio Gulizzi, così come il direttore della fotografia Tony Capelli.
Semaforo Rosso è distribuito dalla neonata società Marte Studios, una realtà di produzione e distribuzione cinematografica nata dall’incontro di sette giovani ragazzi italiani. La linea editoriale di Marte valorizza il cinema di Davide che si scontra con Golia.
Un cinema indipendente, per quella genuina immaturità giovanile che porta però a sperimentare senza remore. Marte Studios non si ferma alla sola dimensione cinematografica, ma guarda a tutto ciò che concerne la produzione multimediale e la distribuzione di tali prodotti.
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