Maratona per la Finanziaria all’Ars. Mentre il clima politico non è dei migliori, con le tensioni nel centrodestra tra Musumeci e Micciché per la candidatura alle prossime regionali, (ieri il ‘pacificatore’ Ignazio La Russa, a Palermo, ha lanciato un appello all’unità dello schieramento), a Sala d’Ercole la lunga corsa verso l’approvazione della Finanziaria, che dovrebbe arrivare entro domani notte, è iniziata con un ko.
Conseguenza: la discussione di tutte le norme più importanti è stata rinviata.

Il ko e la decisione di Armao di rinviare

Come si legge sul Giornale di Sicilia, il governo è andato sotto, con il voto segreto, su una norma alla quale tiene in particolar modo l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, che avrebbe consentito di nominare “soggetti incaricati dalla Ragioneria generale” per effettuare i controlli in enti, partecipate e sigle varie della galassia regionale. Il ko è arrivato quando è stato messo al voto (segreto) un emendamento presentato dal capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, approvato con 25 voti contro i 21 dei deputati che hanno provato a difendere la norma.
Nuccio Di Paola, capogruppo del M5S ha detto: “Avrebbe riaperto le porte alle nomine che avevamo stoppato con tanto di legge a metà marzo. Abbiamo stoppato una norma dal sapore elettorale”.
Armao, in un simile clima di instabilità, ha così deciso di rinviare il voto su alcune misure principali della Finanziaria: come quella che prevede fondi aggiuntivi che permetteranno all’Irfis di finanziare migliaia di aziende danneggiate dalla pandemia rimaste fuori graduatoria dopo i bandi pubblicati a gennaio.

Le altre norme

La battaglia parlamentare continua oggi. Altra legge, voluta da Armao, e della quale si dovrà discutere, è relativa allo sblocco delle assunzioni nelle partecipate, in particolare all’Ast.
Rinvio anche per quanto riguarda l’articolo che avrebbe stanziato 18 milioni per le pensioni integrative degli ex
dipendenti Eas e per coprire i debiti del Fondo Pensioni.

Bocciata la card per ingresso scontato nei luoghi della cultura, scontenta la Lega

Con grande delusione dell’assessore Alberto Samonà e della Lega, è stato stralciato l’articolo con il quale veniva stanziato un budget per una sorta di card che avrebbe permesso sconti e accessi gratuiti nei musei e siti archeologici siciliani alle famiglie, soprattutto a quelle numerose.
Miccichè lo aveva subodorato dicendo: “Se lo mettiamo ai voti, viene bocciato”.
La proposta è stata dunque abbandonata, non senza scontentare la Lega, che sinora ‘appoggia’ Miccichè nei suoi dubbi sulla ricandidatura del governatore uscente. “Micciché ha di fatto assecondato le opposizioni, Pd e 5 Stelle in testa, che avevano in tutti i modi tentato di boicottare la norma. Qualcuno dovrà adesso spiegare alle famiglie siciliane con figli che non potranno usufruire della card scontata”.

Clima di agitazione

Durante la discussione, Miccichè si è più volte allontanato dall’aula per parlare al telefono. Avrebbe parlato con Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia ed emissario di Giorgia Meloni in Sicilia che ieri era a Palermo, dove ha incontrato il candidato a sindaco del centrodestra, Roberto Lagalla e Nello Musumeci.
La Russa è arrivato in città dopo le dichiarazioni di Micciché a La Stampa, poi smentite, in cui il presidente dell’Ars non le ha certo mandate a dire a Musumeci ma anche ai partiti della coalizione.

La norma sulla riclassificazione dei regionali

Nonostante tutto, e il clima di agitazione, è passata con il voto favorevole anche di Pd, grillini e Attiva Sicilia, la norma proposta dall’assessore Marco Zambuto sulla riclassificazione dei dipendenti regionali.
La norma stanzia un milione e 350 mila euro in più per avviare le trattative e un altro milione e 600 mila euro per il salario accessorio. Somme che si aggiungono ai circa 54 milioni già stanziati per il rinnovo del contratto, con le trattative iniziate nei giorni scorsi e i relativi dubbi dei sindacati che chiedono maggiori certezze per il futuro.

Le isole minori e i trasporti

Tra gli articoli approvati, non senza fatica, quello voluta dall’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone,
che stanzia 325 milioni da qui al 2026 per il potenziamento dei collegamenti marittimi con le isole minori.
Agevolazioni anche per le compagnie che gestiscono i bus del trasporto pubblico locale: previsti per loro 762mila euro in più. E ci sarebbe anche un fondo da 700mila euro per erogare aiuti ai tassisti.

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