• La Finanziaria alle battute finali ma è protesta di Confcommercio
  • Imprese chiedono all’Ars di stanziare i fondi dei ristori
  • “Incredibile che ci siano zero euro nella Finanziaria della Regione siciliana”

“Oggi ci attendiamo un sussulto di orgoglio e dignità dalla classe politica siciliana, perché se sarà approvata la Finanziaria regionale senza sostegni alle imprese ci troveremo di fronte al più grande scippo della storia recente alla Sicilia che produce e che dà lavoro”. Lo ha detto Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio, prima della seduta d’Aula dell’Assemblea regionale siciliana sulla Legge Finanziaria.

Le imprese chiedono risposte

“Da un anno ormai le imprese, che rappresentano la parte più importante dell’economia siciliana in termini anche di gettito fiscale, aspettano un segnale. Nelle ultime 48 ore, dopo la nostra protesta a gran voce, pensano di relegare le nostre legittime richieste in un ordine del giorno? Non basta parlarne, occorre dare risposte. Qual è dopo un anno la strategia politica della nostra classe politica verso la prima questione di cui si deve occupare? È come se mentre fuori c’è il terremoto qualcuno pensa a innaffiare i fiori in giardino”. Confcommercio denuncia anche “quanto sia paradossale e ingiusto che, mentre interi settori sono fermi e piegati da restrizioni per limitare il contagio, alla Fiera di Palermo gli assembramenti e i disagi per le vaccinazioni passano inosservati. Sembra il terzo mondo”.

La protesta contro i mancati ristori

“Incredibile che ci siano zero euro nella Finanziaria della Regione siciliana. Inaccettabile! Nonostante abbiamo spiegato che siamo noi, imprenditori e commercianti, il vero motore della produttività di una Sicilia che vive prevalentemente di terziario, servizi e turismo e che siamo noi a produrre il gettito fiscale indispensabile per fare la Finanziaria, la risposta è stata: mi dispiace”. Lo ha detto Patrizia Di Dio dopo la riunione d’ieri pomeriggio con il presidente dell’Ars Miccichè, i capigruppo e l’assessore regionale alle attività produttive Turano nella quale il presidente Miccichè ha preso l’impegno per l’apertura immediata di “un tavolo permanente” sull’economia. Il Governo ha promesso di recuperare un “tesoretto” con la riprogrammazione di alcune risorse.