“Che fine ha fatto la finanziaria regionale? Una settimana fa l’annuncio dell’approvazione in giunta, poi il silenzio”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars. Venerdì sera un comunicato stampa della Presidenza della Regione aveva annunciato l’approvazione in giunta dei ddl di Bilancio e di Stabilità, ma fino a ora nessun testo è stato trasmesso all’Ars.

La manovra non arriva ancora il Parlamento

“Nonostante Palazzo d’Orleans disti appena 100 metri da Palazzo dei Normanni, non è bastata una settimana per fare arrivare all’Ars la manovra finanziaria: dopo l’annuncio dell’approvazione in giunta di venerdì scorso, è sceso il silenzio. Il governo Musumeci continua a muoversi con una lentezza esasperante, ignorando le scadenze e le emergenze dei siciliani”.

L’approvazione entro febbraio

“È il caso di ricordare che gli accordi fra il governo nazionale e il governo regionale prevedono che la manovra debba essere approvata entro febbraio – prosegue Lupo – Musumeci non può pensare d’incassare vantaggi da Roma, ignorando gli impegni presi. Condividiamo le preoccupazioni delle parti sociali e delle associazioni di impresa, e chiediamo di essere messi nelle condizioni di esaminare la manovra in commissione e in aula nel pieno rispetto dei tempi previsti dal regolamento parlamentare”.

La manovra e i tagli imposti da Roma

La Legge di stabilità approvata dalla giunta venerdì scorso non è ancora stata trasmessa all’Ars che la attende per poter iniziare la sua analisi. A prescindere dai tempi risicati per giungere a una approvazione entro il 28 febbraio come da accordo con lo stato e per evitare un nuovo ricors all’esercizio provvisorio, è il contenuto di questa manovra a creare tensioni politiche e sociali. L’accordo con lo Stato prevede la riforma della spesa regionale che in una parola significa tagli. I tagli sono stati richiesti da Roma come condizione per concedere la dilazione di ripiano del disavanzo.