Con una lettera indirizzata al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana,Gianfranco Micciché, il Sindaco di Messina, Cateno De Luca ha chiesto che sia stralciato il comma 2 dell’articolo 5 del Disegno di legge n.733 (Legge di Stabilità Regionale 2020/2022), che così recita: “Sono abrogate tutte le disposizioni di leggi regionali che dispongono l’utilizzazione delle risorse di cui al presente comma in contrasto con la presente legge”.

De Luca, noto per le sue proteste urlate e per le discese in campo a controllare gli sbarchi che gli sono valse il soprannome di sindaco sceriffo, pone stavolta un tema legale che può essere rilevante: l’impiego in una emergenza di somme vincolate ad investimenti e rilancio

“Occorre chiarire che la bozza informale del disegno di legge non prevedeva tale dicitura, la quale evidentemente è stata inserita a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale n. 62/2020 del 15/01/2020, pubblicata sulla Guri del 15 aprile 2020. Tra le altre cose, tale sentenza trattava infatti della questione di legittimità costituzionale dell’art.99, commi da 2 a 17 e 25, della legge regionale 8/2018 (Finanziaria 2018) avente ad oggetto ‘Interventi nell’ambito della programmazione regionale unitaria’ e, nello specifico, con la sentenza della Consulta vengono dichiarate infondate le questioni di illegittimità precedentemente sollevate mediante impugnativa da parte dello Stato. L’abrogazione che invece è disposta con la formula utilizzata al comma 2 dell’art. 5 del Ddl n. 733/2020 costituisce espressione di una tecnica legislativa che la giurisprudenza ha più volte censurato, considerandola errata oltre che superflua, atteso che quando si intende abrogare una disposizione occorre che il legislatore lo affermi chiaramente con espresso riferimento all’articolo (o agli articoli) di legge che intende abrogare, non mimetizzandoli ad arte per celare il vero intento: eliminare le misure previste dall’art. 99 della Finanziaria 2018, da me stesso proposto per inserire a bilancio 404,5 milioni di euro da destinare a diverse finalità di sviluppo regionale”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, Cateno De Luca.

De Luca ricorda che con la sentenza della Corte si è giudicata infondata la questione di legittimità costituzionale, richiamando il rispetto dei precisi termini entro i quali le somme inserite nei Fondi europei devono essere impegnate, pena il loro disimpegno.

Un tema non da poco che potrebbe avere effetti importanti sulla manovra. Ma intanto è assalto alla diligenza e la legge emergenziale rischia di diventare occasione per una sanatoria generalizzata e multiquestioni

Il gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, con il suo Capogruppo, on. Tommaso Calderone, ha presentato un emendamento al ddl n. 733 (Legge di stabilità 2020/2022) affinché sia sanata la pendenza a carico dei lavoratori forestali, che nel 2009 hanno percepito emolumenti per i quali – a seguito di sentenza – ne è stata stabilita la restituzione. A sottoscrivere la proposta voluta da Forza Italia, anche il deputato dell’Udc, on. Vincenzo Figuccia.

Preoccupazione viene dai sindaci  “Raccogliendo l’allarme che viene con forza dai sindaci dei diversi territori della Sicilia, manifestiamo forte preoccupazione per i rischi legati a possibili scelte operate sulla Finanziaria e sul Bilancio regionale in merito alle risorse da destinare agli Enti locali” dice Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.

“E’ necessario che i trasferimenti destinati ai Comuni, oggetto nel corso degli anni di significativi tagli, non siano – continua il presidente Orlando – ulteriormente ridotti nell’attuale difficile fase. È indispensabile che tali risorse siano individuate tra fondi regionali non soggetti a vincoli relativi a futuri accordi e non derivanti da risorse europee di dubbia utilizzazione. Evidenziamo le medesime perplessità sull’utilizzo dei fondi europei anche in riferimento agli altri interventi previsti”.

Alle esigenze del personale sanitario pensa invece il sindacato autonomo  “Il sistema sanitario siciliano, nel suo complesso, sta affrontando sforzi enormi per sostenere la lotta contro la pandemia ed è impensabile che nella Finanziaria in discussione all’Ars non siano previste somme adeguate per sostenere lavoratrici e lavoratori. Chiediamo alle forze politiche una precisa assunzione di responsabilità: bisogna trovare subito somme adeguate per tutelare la
salute dei siciliani attraverso il sostegno al sistema sanitario in tutte le sue forme. Per questo servono stanziamenti specifici anche per la Seus 118 ma anche per quelle partecipate, come la Sas, che prestano servizio presso le Asp della nostra Isola” sostiene Giuseppe Badagliacca del Csa-Cisal, in merito alla Finanziaria in discussione all’Assemblea regionale siciliana.

“E’ una Finanziaria d’emergenza ma che per noi deve essere un momento di rilancio economico. Bisogna assumere un impegno nei confronti del mondo imprenditoriale liquidando le fatture entro quindici giorni” ha chiesto nel vertice di maggioranza Saverio Romano invitando il presidente Musumeci a farne una battaglia di vero ammodernamento della burocrazia, snellendola e velocizzandone l’azione.

“Occorre – gli fa eco Carmelo Pullara, presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti Idea Sicilia all’Assemblea regionale siciliana – puntare su una industrializzazione leggera con il rilancio del settore tessile per essere autosufficienti nella produzione di DPI e di fondi per le imprese che si sono o vorranno convertirsi per produrre dispositivi. Questi sono i nostri capisaldi di questa legge finanziaria che, insieme alla valorizzazione delle start up made in Sicily per la messa in produzione dei loro brevetti innovativi, possono dare un nuovo volto all’economia locale. Non si può, poi, non dare piena attuazione alla premialità per gli operatori sanitari delle aziende sanitarie e del 118 che in questi mesi hanno assunto la veste di “Eroi” per essersi spesso immolati per fronteggiare la pandemia Covid-19, ed allora reputiamo irrinunciabile questa misura che tra l’altro è stata adottata da quasi tutte le regioni italiane. Stessa discorso vale per i fondi per i consorzi di agricoltori per la realizzazione delle condotte irrigue, perché l’approvvigionamento idrico non sia più un lusso o un miraggio, per finire con l’impiego dei 100 milioni previsti per gli immobili regionali che devono essere destinati alle scuole per un piano straordinario di ammodernamento e perché vi siano sanificatori d’ambiente in ogni classe”.

“Punti chiave, quelli elencati, per una ripartenza che metta in sicurezza anche eventuali ritorni pandemici e che ci trovi preparati ma soprattutto autonomi. La Sicilia necessita, infatti, proprio di un “Piano shock” che da un lato assicuri i pagamenti e dall’altro il riconoscimento degli investimenti”, conclude Pullara.

 

 

 

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