Via libera in commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, presieduta da Riccardo Savona, al bilancio di previsione della Regione siciliana. Oggi comincia l’esame della legge di stabilità. Sulla manovra pesa ancora l’esito del confronto Stato-Regione, servono almeno 428 milioni di euro per far quadrare i conti della Finanziaria d’emergenza.
“Stiamo lavorando alacremente e nell’interesse dei siciliani in una fase drammatica che investe tutto il mondo per dare risposte concrete ai cittadini isolani attraverso una finanziaria che guarda decisamente all’emergenza sanitaria ed economica che ha colpito l’intera Sicilia. Si sta facendo il possibile e l’impossibile, ma è chiaro che a scanso di equivoci nessuno ha la bacchetta magica e in un momento in cui ci sono difficoltà oggettive anche per chiudere il bilancio,stiamo mettendo in campo il massimo delle risorse senza fare demagogia o promesse irrealizzabili” dice il Vice Presidente dell’Ars Roberto Di Mauro.
“La finanziaria che ha esitato il Governo Musumeci e che adesso è in commissione bilancio, ha reperito risorse per un miliardo e trecento milioni di euro per aiutare imprese, famiglie, lavoratori e comparti essenziali come il turismo e l’agricoltura. Per entrare nel merito e nel dettaglio si assegnerà ai comuni con un fondo straordinario di altri 300 milioni di euro di trasferimenti, proprio per tamponare l’emergenza in corso e per il fatto che gli enti locali hanno oggettive difficoltà a introitare i tributi locali anche dopo le proroghe e le sospensioni delle stesse, perché le famiglie e le aziende sono in grande affanno economico”.
“Spiace dover constatare che allo stato alcuni Comuni non hanno adottato atti deliberativi per la sospensione del pagamento dei tributi almeno fino al 31/12/2020. Saranno utilizzati 200 milioni dai fondi Poc che andranno alle famiglie in difficoltà. Per scuola e formazione professionale 120 milioni. Saranno sospese fino al 31 ottobre le concessioni governative, canoni irrigui compresi e le concessioni demaniali marittime. L’Irfis concederà circa 100 milioni alle famiglie per i piccoli prestiti e una parte è a fondo perduto e alle imprese 170 milioni a tasso zero e il 30% a fondo perduto”.
“L’Ircac attiverà un fondo da 100 milioni per gli artigiani e altri 50 milioni per la ripresa delle cooperative. Per il turismo la regione ha messo a disposizione 50 milioni per favorire nuovamente l’arrivo dei turisti stranieri e anche per i residenti attraverso l’acquisto di pacchetti turistici e il pernotto gratis fino a due notti. E si sono reperite risorse, circa 10 milioni di euro, per l’editoria isolana, televisioni, carta stampata e giornali on-line, un settore che si trova da tempo in grave crisi. Questi sono segnali concreti che sono fattibili e percorribili, ma è chiaro che la regione siciliana necessita ulteriori aiuti dallo Stato centrale e dall’Europa”.
“E’ una crisi molto dura – conclude Di Mauro – che non si esaurirà in poco tempo, per questo l’azione del governo Musumeci e mia è incentrata sul sostegno reale alle categorie siciliane, ai meno abbienti, alle famiglie, alle imprese in una logica di bene comune e senza parole ridondanti. La fase due in Sicilia, anche per il senso di responsabilità da parte di tutti, compresa l’opposizione a Sala D’Ercole, può ripartire con tutte le difficoltà del momento. Ecco perché creare polemiche sterili sono da biasimare e talune volte si leggono prese di posizione che sconoscono la realtà dei fatti”
Ma intanto piovono emendamenti da parte delle opposizioni soprattutto nelle commissioni di merito che lavorano propedeuticamente all’approvazione successiva in commissione bilancio “Un emendamento PD alla finanziaria regionale, approvato in commissione Cultura all’Ars, stanzia due milioni di euro per sostenere le imprese del settore del cinema e degli spettacoli dal vivo in Sicilia” annunciano Anthony Barbagallo e Michele Catanzaro.
“Questa misura si rivolge ai gestori delle sale cinematografiche, ma anche alle realtà imprenditoriali che organizzano festival del cinema, ed ai produttori di spettacoli e concerti dal vivo: eventi – aggiungono Barbagallo e Catanzaro – che hanno sempre rappresentato un importate volano economico per la Sicilia e che adesso stanno subendo pensanti ripercussioni economiche ed occupazionali a causa dell’emergenza Coronavirus”.
“Ci impegniamo – concludono Barbagallo e Catanzaro – affinché questo provvedimento sia confermato in commissione Bilancio ed in Aula, e faremo il possibile per aumentare la somma attualmente prevista”.
In un’altra commissione gli stessi deputati chiedono risorse per attività produttive ittiche “Abbiamo lottato in Commissione per difendere le ragioni dei pescatori siciliani messi in ginocchio dal blocco economico conseguenza della crisi epidemiologica. L’approvazione dell’emendamento che stanzia 5 milioni di euro per far fronte alla crisi del comparto è un passo importante che servirà a sostenere le imprese e far ripartire le attività”.
“Abbiamo lavorato per dare risposte alle speranze dei pescatori chiedendo misure di sostegno concrete per il rilancio della marineria – aggiunge Catanzaro – ora ci aspettiamo che tutte le forze politiche presenti in Parlamento accolgano il grido d’aiuto dei pescatori siciliani ed accolgano la nostra proposta”.
Critici sulle risorse destinate ai comuni i 5 stelle “Il destino dei Comuni non può essere lasciato appeso all’eventuale accordo con lo Stato o all’impiego di risorse europee. I Comuni devono avere certezze e devono averle ora. Purtroppo il nostro emendamento che assicurava loro le stesse somme del precedente bilancio non è andato a buon fine” afferma il deputato M5S Luigi Sunseri, componente della commissione Bilancio dell’Ars, e firmatario dell’emendamento che riportava nel bilancio regionale 2020 le stesse risorse finanziarie previste nel 2019, ovvero 340 milioni di parte corrente in favore dei Comuni.
L’emendamento ha trovato la strada sbarrata per l’assenza dei dirigenti generali che avrebbero dovuto firmare per lo spostamento delle somme in bilancio.
“Non tutto è perduto – dice Sunseri – ripresenteremo l’emendamento in aula. Ho già stimolato il governo a trovare coperture differenti per trovare una soluzione che rimpingui il Fondo destinato ai Comuni. La Regione non può dare incertezze ai suoi Comuni, non sono l’ultimo vagone della carrozza”.
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