Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, al termine della conferenza dei capigruppo, ha comunicato all’Aula il calendario dei lavori per l’esame dei disegni di legge di Bilancio e Legge di Stabilità, che il governo ha trasmesso stamattina all’Ars.
“Entro il 21 aprile le commissioni di merito dovranno dare il parere su entrambi i documenti contabili – ha detto Miccichè -. La commissione Bilancio deve completare i lavori entro il 24 aprile. Il 25, i due disegni di legge verranno incardinati. Fino al 26, alle 16, si potranno presentare gli emendamenti e dal 27, alle 16, si comincerà a votare. Se è necessario – ha aggiunto il presidente – ci riuniremo sia di mattina che di pomeriggio e, se serve, si lavorerà anche di domenica”.
La conferenza dei capigruppo ha stabilito che “gli emendamenti aggiuntivi saranno ritenuti inammissibili. In Aula, non saranno accettati sub emendamenti da parte di singoli deputati e gruppi parlamentari. Infine, verrà dato mandato ai presidenti di commissione di dichiarare inammissibili gli emendamenti non attinenti al testo”, ha concluso Miccichè.
Il testo della finanziaria è stato trasmesso ieri al Parlamento siciliano dopo l’approvazione da parte della giunta in data 10 aprile. ieri è stata completata la definizione del testo coordinato che di fatto è completamente diverso dalla prima stesura.
Il governo l’ha definita una Finanziaria emergenziale, snella e di soli 26 articoli, per attivare misure di contrasto agli effetti economici negativi del Coronavirus in Sicilia.
La giunta Musumeci ha riscritto la manovra per il 2020 e l’ha inviata all’Assemblea regionale siciliana, per l’avvio dell’iter di approvazione. Le risorse provengono da una rimodulazione dei Fondi extraregionali (Fesr e Fse) e del Poc 2014/2020.
L’obiettivo di Palazzo Orleans è affrontare la cosiddetta “Fase 1” (quella dell’emergenza attuale) e la successiva “Fase 2” (Piano per la ricostruzione economica) incidendo, sostanzialmente, in quattro settori: enti locali, famiglie povere, operatori economici, scuole e povertà educative.
Nonostante questo non si allentano le tensioni dentro la maggioranza con la Lega ancora sul piede di guerra e con l’opposizione, soprattutto 5 stelle, intenzionata a presentare una serie di richieste di modifica
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