“Dopo avere acquisito tutti i pareri ministeriali, il prossimo CdM delibererà per la Sicilia 211 milioni di euro, se li avessimo avuti subito avremmo appostato le somme subito in bilancio”. Così l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, intervenendo alla discussione generale sulla manovra finanziaria, in corso a sala d’Ercole, dove non mancano le tensioni.

Cracolici: “Musumeci consegna una Sicilia stucchevole”

“Questa resterà la manovra dei tavoli di Armao e del giardinetto di Musumeci: è simbolico, ma la spesa per la manutenzione del giardino davanti Palazzo Orleans passa da 24 a 125 mila euro, uno dei pochi capitoli in aumento. Mi vengono in mente i cavalli di Ambelia, Musumeci va avanti per simboli, barocchismi, consegna una Sicilia stucchevole”. Così il deputato del Pd, Antonello Cracolici, intervenendo in aula.

L’attacco: “Per Musumeci e Armao l’Ars è un ostacolo”

Per Cracolici “con una certa lucidità, il presidente Musumeci e l’assessore Armao hanno creato le condizioni per sciogliere quest’Assemblea: entrambi hanno sempre considerato l’Ars un ostacolo per dispiegare i loro disegni gestionali”.

“Bilancio palesemente non veritiero”

“Tutto quello che oggi ha proposto il governo con questa cosiddetta manovra era già evidente a gennaio quando sono venuti qui a chiederci l’esercizio provvisorio per 4 mesi – ha sostenuto Cracolici -. Era il tempo necessario che il governo chiedeva per chiudere i tavoli negoziali, sapendo bene che non era prevedibile che venissero chiusi entro il mese di aprile. Quindi il governo poteva presentare la manovra con artifici contabili e tecniche di finanza creativa a gennaio. In fondo questa è manovra è costruita su due parole: i tavoli e gli accantonamenti. Il bilancio non è veritiero perché molte delle spese obbligatorie sono sostanzialmente bloccate per oltre 300 mln di euro. Se io fossi stato revisore dei conti, con tutto il rispetto, non avrei mai attestato la veridicità di un bilancio che è palesemente non veritiero”.

Lupo: “Bilancio farlocco e iniquo, il Pd voterà contro”

“Il Pd voterà contro questo bilancio, che è farlocco e iniquo”. Così il capogruppo del Pd all’Ars, Giuseppe Lupo, intervenendo alla discussione generale della manovra finanziaria.
Tramite una nota Lupo argomenta meglio la sua opinione: “La manovra economica presentata dal governo Musumeci e le modalità di presentazione dei documenti contabili sono la conferma di un profondo disprezzo verso la Sicilia. Il parlamento è stato chiamato ad esaminare un bilancio farlocco soprattutto in relazione agli effetti che produrrà per l’economia siciliana, per i siciliani, per i Comuni e per le categorie produttive”.

“Ipocrisia del governo regionale”

E ancora: “Il governo Musumeci con una mano fa finta di dare, ma con l’altra toglie. E mentre tra le pieghe del bilancio si trovano capitoli con accantonamento di fondi di cui il governo, in realtà, non dispone, dall’altro nella legge di stabilità il governo mette mano a tagli importanti che incideranno pesantemente sull’economia dell’Isola, come i 50 milioni di euro congelati nel capitolo destinato ai forestali che produrranno esclusivamente un ritardo nell’avvio dei cantieri ed un rischio per l’incolumità pubblica e 13 milioni in meno ai Pip. Mancano 68 milioni per il trasporto pubblico locale, e 97 milioni per i trasferimenti ai Comuni con conseguenze che saranno devastanti sull’assistenza alle fasce più deboli come per il ricovero minori disposto dall’autorità giudiziaria, l’assistenza igienico personale e sull’assistenza alla comunicazione. Non possiamo più accettare l’ipocrisia di un governo che ha annunciato per mesi la volontà di procedere alla riforma dei consorzi di bonifica ma ci presenta oggi un bilancio che mostra tagli sostanziali al capitolo destinato alla riforma dei Consorzi ed alle garanzie occupazionali dei lavoratori”.

“Settori produttivi non possono vivere di promesse”

“Il governo ha semplicemente perso tempo. Avevamo già chiesto ad ottobre di approvare i documenti contabili, ma il governo ha temporeggiato sostenendo la necessità di una preventiva intesa con lo Stato. L’unica cosa fatta è stata l’insediamento dei tavoli tecnici, che a nulla possono servire senza un’adeguata azione politica.
il governo torni indietro – ha concluso Lupo – e dia risposte concrete a settori produttivi della Sicilia che non possono più attendere e vivere di promesse”.

Dipasquale: “Governo Musumeci calpesta la democrazia”

“Questa finanziaria è l’ultimo atto del governo Musumeci che ha dimostrato di essere incapace di amministrare, ma è sempre stato pronto ad innescare ricatti e faide interne. Basta guardare quello che hanno fatto nei quattro mesi di esercizio provvisorio, quando invece di lavorare alla manovra economica sono rimasti concentrati a giocare ad un risiko di poltrone e di potere, mai così sfacciato”. Lo ha detto Nello Dipasquale parlamentare regionale del Pd intervenendo in aula all’Ars.
Dipasquale ha anche criticato il governo Musumeci per la tempistica relativa all’esame in parlamento della manovra. “Non ci state permettendo di esaminare il testo – ha detto Dipasquale rivolgendosi al governo – avete esautorato le commissioni ed ancor di più il parlamento, questo significa calpestare le regole della democrazia”.

Fava: “All’Ars per ricordare Pio La Torre, non per voto di indecente bilancio”

“Domani sarò all’Ars per dare il mio contributo al ricordo di lotta civile e politica di Pio La Torre. Non parteciperò invece al voto su questa finanziaria che considero – nelle forme e nei tempi con cui arriva in aula – uno scempio delle più elementari regole della democrazia rappresentativa. Nessun passaggio nelle commissioni di merito, la commissione bilancio ridotta a un notaio, la discussione strozzata e le procedure mortificate dall’ingiustificabile ritardo di un governo che si presenta solo l’ultimo giorno utile: uno spettacolo indecente. Se l’ultimo atto del governo Musumeci è questo ennesimo oltraggio al parlamento e ai siciliani, non avverrà in mio nome”.
Lo ha dichiarato il presidente della Commissione regionale antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, Claudio Fava.

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