Ennesima giornata di protesta per i lavoratori del Cantiere Navale di Palermo e dell’indotto, in piazza ininterrottamente dal 31 maggio per protestare contro il lavoro che non c’è e per chiedere l’invio di commesse a Palermo.
Anche oggi si è svolto un presidio in via Cavour, davanti alla sede della Prefettura. Alle 10 si è svolta sul posto un’assemblea, che ha ricevuto il supporto del segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo e del responsabile attività produttive della Cgil Palermo Mario Ridulfo, intervenuti per manifestare la solidarietà all’interno di una vertenza che parte dal Cantiere Navale e che include i lavoratori delle imprese che ruotano attorno allo stabilimento di Fincantieri, un indotto storico e altamente specializzato, senza lavoro da anni.
“Sia la confederazione che la Rsu Fiom di Fincantieri pongono il problema dell’inclusione e della solidarietà dei lavoratori dell’indotto che, dopo anni di buona occupazione, oggi si ritrovano senza lavoro e senza ammortizzatori sociali. Oggi siamo qui per farci carico della rabbia e della richiesta di lavoro di tutti questi lavoratori – dichiarano Enzo Campo e Mario Ridulfo – Il problema dei bacini, che è importante, non può diventare un alibi per Fincantieri per ritirare l’attenzione da Palermo e rendere il sito marginale all’interno del sistema. Questa è la nostra preoccupazione. Rivendichiamo da subito l’invio idi nuovi carichi di lavoro dentro il Cantiere e opportunità per le imprese che restano. E lo vogliamo ora. Nelle prossime giornate faremo nuove iniziative di lotta. Al prefetto abbiamo chiesto un tavolo tra le organizzazioni sindacali e i vertici nazionali di Fincantieri, per discutere dei carichi di lavoro e della missione produttiva del sito. Sollecitiamo una risposta”.
“Siamo da dieci giorni di in piazza. E non molliamo, la nostra protesta va avanti a oltranza, fino quando non avremo delle risposte – aggiungono Francesco Foti, Serafino Biondo e Giuseppe Pirotta, della Rsu Fiom Cgil Palermo – In attesa dell’incontro del 20 con il sindaco Orlando e in attesa delle riposte dell’assessore Lo Bello, che si è impegnata a trasmettere una nota ai ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, per chiedere un incontro con Fincantieri sullo stabilimento di Palermo e sui carichi di lavoro, continueremo con i presidi e le iniziative di lotta”.
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