Finisce l’incubo Covid 19 per Jesus Jaime Mba Obono, informatico di 49 anni, cittadino italiano, originario della Guinea Equatoriale, colpito a fine aprile nel suo paese d’origine dal virus.

L’uomo era stato prelevato lo scorso 6 maggio dall’ospedale di Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, con un volo dell’Aeronautica militare, grazie alla Farnesina e al ministero della Difesa, e poi ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Cervello di Palermo.

Ad incoraggiare e sostenere Jaime, la moglie Chiara Beninati, che ha fatto di tutto affinché l’uomo potesse tornare in Sicilia per essere curato.

All’ospedale Cervello oggi è una giornata di festa.

“Sono non felice ma strafelicissima, – dice Chiara ai giornalisti – non si può descrivere, ho il cuore che mi batte a cinquemila. Siamo tutti molto felici”.

Un po’ frastornato all’uscita dalla struttura sanitaria e visibilmente emozionato Jaime: “Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per recuperarmi, – afferma – grazie al governo italiano, grazie al governo guineano, grazie a tutti”.

Quando Jaime è arrivato a Palermo le possibilità che riuscisse a sopravvivere erano davvero poche.
La dedizione per il difficile caso e le cure dei medici hanno dato il risultato sperato.
“E’ stato preso per un capello”, aveva dichiarato la moglie qualche giorno fa.

Il 27 maggio Jesus Jaime Mba Obono aveva lasciato la terapia intensiva per essere trasferito nel reparto di Malattie infettive, sempre dell’ospedale Cervello.
La coraggiosa e tenace moglie Chiara, sempre al suo fianco anche se a distanza, si era precipitata ad acquistare “pigiami, biancheria intima, pantofole, il suo deodorante e il suo dentifricio preferiti – aveva detto – . E’ un grande giorno e siamo tutti in grande attesa. Domenica – aveva aggiunto – ho preparato una torta di mele per il personale e dopo aver consultato i medici, a Jaime ne è stata concessa una fetta per premiare questa sua grande forza di volontà”.

Adesso Jaime potrà fare ritorno a casa, riappropriarsi della sua quotidianità e ricominciare a vivere dopo la terribile parentesi del Covid19 che stava per strapparlo all’affetto dei suoi cari.

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