“E’ inconcepibile che un settore fondamentale come la Formazione professionale per il progresso economico e sociale venga lasciato in larga parte alla gestione privata”. Lo dice Franco Busalacchi, candidato alla Presidenza della Regione siciliana con il movimento ‘Noi Siciliani con Busalacchi- Sicilia libera e sovrana’ che interviene sulle polemiche di questi giorni.
“Tutti sappiamo – aggiunge Busalacchi – cosa è stato e cosa è questo settore in Sicilia: enti fasulli, corsi fasulli, esami fasulli, professori fasulli, alunni fasulli, fatture false, elenchi di morti spacciati per vivi. Tutti in misura più o meno grave hanno tradito. Si sono costruiti imperi economico e potenze politiche speculando su questo settore. Un mondo corruttivo e corrotto è nato e ha prosperato. È ora di dire basta. Nel mio programma di governo c’è un progetto preciso: la Regione, le Università, le categorie produttive, i sindacati devono farsi cario di questa componente essenziale del sistema educativo e formativo. Sarà costruito, con l’intervento di chi ci vorrà stare, un unico ente pubblico per la formazione professionale in Sicilia (ripeto pubblico, non la solita partecipata mangiasoldi, assumi-parenti e amici e guidata da tromboni e trombati), nel quale confluiranno i finanziamenti pubblici dedicati della UE, dallo Stato e dalla Regione e gli eventuali concorsi privati. Se ci sarò io al governo della Regione non sarà un carrozzone. Sarà guidato da soggetti che abbiano dato ampia prova di competenza, correttezza e managerialità”.
“A Nello Musumeci – dice ancora Busalacchi – che sulla Formazione non dice nulla di nuovo, ma che copia le idee dal mio programma online da tre mesi, ricordo che è stata la sua parte politica, il centrodestra, a privatizzare la gestione di questo settore a partire dalla seconda metà degli anni ’90. Adesso Musumeci non può continuare a fare il pesce dentro il barile, facendo finta di non conoscere chi ha ‘maneggiato’ in questo settore: penso ai vari Briguglio, Stancanelli, Incardona, Patrizia Monterosso e via continuando”.
“Ricordo infine a Musumeci – conclude il candidato alla presidenza della Regione – che le inchieste e i processi penali sulla Formazione professionale siciliana non hanno coinvolto i lavoratori, ma i titolari di enti e società. E qualcuno di questi alle prossime elezioni regionali, voterà per lui”.
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