Oggi funerale dopo che un improvviso malore ha spento la vita di Maurizio Bologna, attore palermitano molto amato dal pubblico, mentre si trovava al lavoro presso la sede INPS di Palermo. Aveva solo 58 anni.
Nei giorni scorsi al Teatro Sant’Eugenio di Palermo la camera ardente. Questa mattina nella chiesa Sant’Eugenio Papa, in piazza Europa il funerale.
L’omelia del parroco di Marineo Matteo Ingrassia
“Maurizio Bologna è stato un educatore .E’ stato uno che con la sua arte è stato capace di recuperare da dentro di noi tante cose. Sia nella sua arte che nelle sua capacità relazione – ha detto padre Matteo Ingrassia parroco di Marineo nel corso dell’omelia – Del resto l’arte se fatta bene ci permette di tornare a noi stessi di prendere coscienza dei valori alti che sono scritti dentro di noi. E questo ha fatto nella sua vita Maurizio”. Al funerale hanno preso parte tanti artisti siciliani che hanno voluto dare l’ultimo saluto al collega e al grande amico.
Una carriera ricca di successi
Nato a Palermo, Bologna ha iniziato la sua carriera artistica nel 1975, calcando i palcoscenici di numerosi teatri cittadini prima di approdare al Teatro Stabile Biondo e al Teatro Bellini. Nel corso della sua lunga carriera, ha collaborato con nomi importanti del panorama artistico italiano come Accursio Di Leo, Franco Scaldati, Aurelio Grimaldi e Roberto Andò.
Dal teatro alla televisione
Il debutto sul piccolo schermo è avvenuto nel 2005 con un docufilm sulla vita di Caravaggio, prodotto dalla Rai. Da quel momento, Bologna ha preso parte a diverse produzioni di successo, tra cui la serie televisiva “Makari” con Claudio Gioè e la fiction “Incastrati” di Ficarra e Picone, prodotta da Netflix.
Il successo al cinema
Bologna ha riscosso grande successo anche sul grande schermo, recitando in film come “La mafia uccide solo d’estate” e “In guerra per amore” di Pif, “Tuttoapposto” di Roberto Lipari e “Spaccaossa” con Vincenzo Pirrotta. Il suo ultimo lavoro, “La bocca dell’anima”, era stato presentato lo scorso 24 settembre.
Un uomo dedito al lavoro e alla famiglia
Nonostante la sua fiorente carriera nel mondo dello spettacolo, Bologna non ha mai voluto abbandonare il suo impiego presso l’INPS, dimostrando un forte senso del dovere e un grande attaccamento alla famiglia. “Proprio per il grande senso di responsabilità che avvertiva nei confronti dei propri cari – ha dichiarato il direttore provinciale INPS, Carmelo Sciuto – Maurizio non ha mai interrotto né sospeso il suo rapporto con l’Istituto. Lo ricorderemo così, per la sua formidabile empatia ed il suo impegno”.
Il cordoglio dell’INPS
Anche il direttore regionale INPS Sicilia, Sergio Saltalamacchia, ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa di Bologna: “La nostra sede e il nostro Istituto – ha dichiarato – perde un valido collega, un amico, una persona amata e voluta bene da tutti, sia dai colleghi che dagli utenti, per il suo modo di relazionarsi sempre attento e misurato. Maurizio Bologna ha lasciato in tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e di frequentarlo, il dolce ricordo di una persona amabile, sempre cordiale e disponibile, ma anche il modello di un uomo visceralmente attaccato agli affetti familiari. Alla moglie, ai figli ed a tutti i suoi familiari e congiunti giunga il nostro cordoglio e la nostra vicinanza”.
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