I palloncini bianchi in cielo, le lacrime e il ricordo dei compagnetti di classe in un manifesto. Sono i flashback più commoventi che hanno contraddistinto i funerali del piccolo Leonida Francesco Gullo, il bimbo di 3 anni morto tragicamente 5 giorni fa a causa di una probabile fuga di gas. Gremita la chiesa Madre di Gangi, nel Palermitano, dove l’arciprete del paese ha officiato la toccante celebrazione. In tanti hanno accompagnato per strada la piccola bara bianca, ancora increduli per la tragedia che si è consumata.
L’addio commosso
A volare in cielo tanti palloncini bianchi. Accanto alla bara un manifesto con su scritto “Sarai sempre uno di noi” e 16 manine colorate imprese sopra. Sono le mani dei compagni di classe dell’asilo che frequentata Leonida, questo è stato il modo di manifestare il loro addio al compagno di giochi e sorrisi. Sopra al feretro tante corone e mazzi di fiori mentre l’arciprete Giuseppe Amato dice: “Ciao piccolo Leo, prega per noi”. In prima fila i genitori e i nonni, con gli occhi fissi sulla bara e a volte perso nel vuoto. Logorati da un dolore che non si potrà mai spiegare.
Il lutto cittadino
Ieri è stato lutto cittadino a Petralia Soprana e Gangi. Il bimbo è stato ucciso da una fuga di gas, situazione confermata dall’autopsia che si è svolta nei giorni scorsi per fugare ogni dubbio su input della Procura. Il Comune di Gangi si è fatto carico delle spese del funerale. Il bimbo è morto a Petralia Soprana in contrada San Giovanni Sgadari per una fuga di gas che ne avrebbe causato il soffocamento. Sono stati i genitori a chiamare i soccorsi dopo aver avvertito un forte odore di gas ed aver notato che il bambino respirava male
Le iniziali speranze e poi l’orrore
Inizialmente il bambino sembrava potersi riprendere grazie alle manovre di rianimazione. Una speranza durata solo qualche minuto. Nonostante tutti i tentativi dei sanitari il bimbo è morto poco dopo. La dose di gas respirata è stata fatale per il piccolo. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri.
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