Gli atti politico-parlamentari in tema di gestione rifiuti in Sicilia approntati dai deputati M5S Claudia Mannino (Camera dei deputati), Giampiero Trizzino (ARS) ed Ignazio Corrao (Parlamento Europeo) sono dalle scorse ore fisicamente nelle mani del commissario Cantone. A darne notizia sono i portavoce M5S che al termine dell’incontro hanno reso noti i risultati.
“In queste ore presso la sede dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, – dichiara la deputata Claudia Mannino – ho incontrato il Presidente Raffaele Cantone per un confronto sulla situazione dei rifiuti in Sicilia, alla luce del documento che l’ANAC sta predisponendo e di cui sono usciti stralci lo scorso gennaio. L’incapacità pianificatoria della Regione e la mancata attuazione della legge regionale n. 9 del 2010 sono stati al centro del confronto. Ho consegnato un dossier con tutti gli atti politico-parlamentari da me compiuti, molti dei quali insieme ai miei colleghi Ignazio Corrao (Parlamento Europeo) e Giampiero Trizzino (ARS), e che saranno oggetto di valutazione da parte dell’ANAC”.
Le inadempienze del sistema rifiuti in Sicilia sono in questi mesi state sottoposte anche all’attenzione della Commissione Europea che rispondendo alle interrogazioni dell’eurodeputato Ignazio Corrao ha intimato l’ultimatum alla Regione Siciliana.
“In pratica tutte le autorità di controllo certificano il disastro della Giunta Crocetta – spiegano Ignazio Corrao e Claudia Mannino-. Oggi si leggono anticipazioni dell’Assessore Contrafatto sulla nuova proposta di legge regionale che dovrebbe intervenire a “rivoluzionare” il sistema rifiuti in Sicilia e che, dalle dichiarazioni, sembra che diventerà legge in meno di un mese. Come sempre tra le mirabolanti promesse e i fatti c’è una distanza abissale, ma se così fosse Crocetta, la Contrafatto, il PD e la sua variopinta maggioranza certificherebbero nero su bianco che negli ultimi 3 anni e mezzo non si è risolto un bel niente: hanno fatto finta di attuare una brutta legge e hanno riempito le discariche, ingrossando le tasche dei soliti noti. Non hanno sistemato un solo centro comunale di raccolta di quelli realizzati con i fondi europei 2000-2006, l’impiantistica dell’ultimo commissariamento non è ancora completata, non sono partiti progetti importanti per la differenziata (Palermo differenzia 2 è ancora al palo). Sono usciti da una procedura di indagine (la EU Pilot sul piano VAS del piano rifiuti) per entrare in una ben più grave procedura di infrazione sul mancato aggiornamento del piano rifiuti che mette a rischio tra i 50 e i 70 milioni di euro. In Procura indagano per possibili omissioni atti d’ufficio. In due parole: fallimento totale. Gli unici atti meritori di questa amministrazione sono stati compiuti dall’ex Assessore regionale Marino che, infatti, è stato cacciato da Crocetta, forse perchè alcuni interessi non vanno toccati. Ora – concludono Corrao e Mannino – chiedono il commissariamento per poter realizzare gli inceneritori senza intralci da parte di cittadini ed enti locali e perpetuare il fallimento del sistema rifiuti in Sicilia”.
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