Gianfranco Miccichè contro tutti a Casa Minutella. Il presidente dell’Ars è l’ospite della puntata odierna del talk show condotto da Massimo Minutella. Il programma ruota oggi attorno al bilancio della XVII Legislatura ed ai rapporti tra il governo regionale guidato da Nello Musumeci e l’Assemblea regionale siciliana.
Assemblea regionale siciliana, il bilancio della XVII Legislatura
L’intera legislatura è stata caratterizzata da polemiche al curare tra i due palazzi del potere in Sicilia. I primi “scrusci” si sentirono già un mese dopo l’inizio del percorso legislativo. Era il dicembre del 2017 e, per protesta contro gli stipendi d’oro, l’allora assessore regionale Vincenzo Figuccia decise di abbandonare la poltrona, in polemica con il presidente dell’Assemblea Regionale Sicilia. Da allora si è andati avanti tra liti e riconciliazioni. Sullo sfondo, però, è sempre rimasto il problema dei problemi: a causa di una legge elettorale abbastanza complesso e arzigogolata, il governo non ha mai potuto contare su una maggioranza stabile. I risultati, sul piano legislativo, sono stato evidenti. Con oltre 1000 disegni di legge presentati nel corso della legislatura, il parlamento è riuscito ad approvarne soltanto poco più di un centinaio. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di disegni di legge di natura finanziaria. Doveva essere la stagione delle riforme, da quella elettorale a quella del sistema dei rifiuti, ma non è stato così.
Gianfranco Miccichè contro tutti, adesso la parola alla politica
Adesso, a pochi mesi dalla fine della legislatura, la politica riprende il bandolo della matassa. Ma non per garantire l’azione di governo, piuttosto per consentire a partiti e movimenti di farsi trovare pronti ai blocchi di partenze delle elezioni prossime venture. Così l’ultimo atto di questa infinita contesta tra Ars e governo regionale è – come scrive il direttore di BlogSicilia, Manlio Viola – “un vero e proprio terremoto, innescato dallo strappo all’interno di Forza Italia che adesso, però, rischia di dar vita ad alleanze trasversali inedite pensate dal coordinatore azzurro per ‘silurare’ i nemici interni. In questo patto la proposta di Miccichè sarebbe di una presidenza al Pd, una ai 5 stelle e cinque da dividere fra Forza Italia, Lega, MpA e Udc. I pentastellati, però, rivendicano due presidenze e potrebbero spuntarla soprattutto se non si chiude l’accordo con l’Udc. l’importante, per Miccichè, è lasciare fuori i dissidenti per il resto punta solo a riportare in sella l’ex assessore regionale alle autonomie Locali Bernadette Grasso, commissario azzurro a Messina e che lasciò la poltrona a Marco Zambuto, ora dissidente. Alla Grasso andrebbe la presidenza della II Commissione, la Bilancio, guidata fino alla scorsa settimana da Riccardo Savona. Poi al Pd andrebbe l’Antimafia, ai 5 stelle territorio e ambiente e forse la Cultura (o all’Udc), alla Lega la Sanità, agli Autonomisti gli Affari istituzionali mentre le Attività produttive sarebbe la seconda presidenza forzista e resterebbe in ballo la Commissione Ue così come le altre Speciali (Statuto e Randagismo in testa)”.
Alla puntata di Casa Minutella partecipano Giuseppe Sottile (direttore di Buttanissima Sicilia), Mario Barresi (La Sicilia) e il direttore di BlogSicilia, Manlio Viola.
Nella seconda parte del programma, Massimo Minutella incontra “I Soldi spicci”, il gruppo comico composto da Claudio Casisa e Annandrea Vitrano. Casa Minutella è in onda alle 14,45 su BlogSicilia e Video Regione, canale 16 del digitale terrestre.
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