E’ stato eseguito alla Fondazione Giglio il primo intervento di embolizzazione splenica che ha evitato l’asportazione della milza su un paziente politraumatizzato.

A lavoro l’equipe di radiologia interventistica

L’intervento è stato condotto dall’equipe di radiologia interventistica composta dai dottori Franco Valenza e Valentina Bova.

Il paziente vittima di un incidente domestico, sottoposto a embolizzazione dell’arteria splenica

Il paziente è arrivato al pronto soccorso del Giglio in seguito ad un incidente domestico. E’ stato tempestivamente sottoposto agli accertamenti di rito con l’esecuzione di una Tac total body che ha consentito l’immediata diagnosi di emoperitoneo da rottura della milza. Quindi il trasferimento in sala di emodinamica dove è stata effettuata l’embolizzazione dell’arteria splenica.

Trattamento conservativo, evitata l’asportazione della milza

Un trattamento conservativo – spiega Franco Valenza – che arrestando il sanguinamento evita l’asportazione chirurgica della milza. Tali procedure – aggiunge Valenza – costituiscono uno dei pilastri del trattamento non operativo dei pazienti politraumatizzati consentendo molto spesso di risolvere in maniera mininvasiva condizioni altrimenti destinate a trattamenti chirurgici”.
Apprezzamento è stato espresso dal presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano che ha lavorato per implementare il servizio di radiologia interventistica con l’inserimento nell’equipe del Giglio del dottor Valenza.

Alla Fondazione Giglio l’utilizzo della tecnologia

Non è la prima volta che all’ospedale Giglio di Cefalù vengono eseguiti innovativi interventi ed approfonditi esami strumentali, anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Un aggiornamento tecnologico che di fatto ha rinnovato la risonanza magnetica della Fondazione Giglio di Cefalù, digitalizzando l’apparecchiatura, consente, da qualche giorno, all’ospedale siciliano di inserire nell’offerta sanitaria, tra gli esami strumentali sofisticati, la CardioRM.
Un’evoluzione della diagnostica per immagini che permette di stabilire se il paziente è affetto da patologie cardiache e di individuarne lo stadio.
Il 7 aprile è stato effettuato il primo esame da una equipe multidisciplinare che vede insieme radiologi (diretti da Tommaso Vincenzo Bartolotta), cardiologi (diretti da Tommaso Cipolla) e lo staff del Centro Cardiologico Monzino di Milano guidato da Gianluca Pontone, direttore del Dipartimento di Cardiologia perioperatoria e Imaging Cardiovascolare.

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