Mancano all’appello oltre 7mila infermieri nell’isola. E alla carenza di personale, si somma come aggravante la lentezza della politica e delle istituzioni a prevedere figure infermieristiche sul territorio. Questi i dati emersi oggi nel corso del convegno “Il futuro della professione infermieristica” tenutosi oggi all’Nh di Palermo, organizzato dall’Ordine degli infermieri di Palermo, in occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere.

Amato “In Sicilia situazione allarmante”

“Secondo l’Oms, entro il 2023 dovrebbero esserci altri 9 milioni di infermieri per garantire il diritto universale alla salute – afferma Antonino Amato, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo – ma queste previsioni oggi sembrano assolutamente utopistiche. Purtroppo infatti molti spazi continuano a essere negati a un professionista che è indispensabile nel sistema sanitario, non solo sul piano dell’assistenza ma anche in quello della ricerca. In Sicilia poi, la situazione è allarmante: nelle piante organiche questo personale è sempre sottodimensionato e opera in condizioni inadeguate, pur di garantire un servizio all’utenza”.

L’Opi Palermo sollecita le istituzioni regionali e le forze politiche a cambiare marcia.

“Governo regionale ed Ars intervengano su riforma incompiuta”

“Il governo regionale e l’Ars – continua Amato – devono mettere mano a una riforma fondamentale rimasta incompiuta, quella per l’istituzione dell’infermiere di prossimità. L’assistenza va portata nel territorio, vicino ai cittadini e per farlo occorre che la professione infermieristica sia declinata in questo modo, come infermiere di famiglia, infermiere di comunità. In questo modo non solo si eroga un servizio realmente efficace per l’utenza, ma si snelliscono le strutture ospedaliere e ambulatoriali e a conti fatti, si riesce anche a mantenere standard economici migliori. Noi siamo pronti a confrontarci sull’assistenza di prossimità, che peraltro è un punto chiave del Pnrr, non possiamo perdere quest’opportunità irripetibile”.

Al convegno hanno preso parte il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, gli assessori regionali, Nuccia Albano e Francesco Scarpinato, l’assessore del Comune di Palermo, Rosi Pennino, i dirigenti dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino e Salvatore Requirez, la manager dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, il direttore sanitario, Francesco Cerrito e una rappresentanza dell’Ordine dei Medici e degli Ordini delle professioni sanitarie.

Il villaggio della salute al Foro Italico

In occasione della giornata internazionale dell’Infermiere, l’Opi Palermo, in collaborazione con l’Asp di Palermo e con Unipa, ha allestito un villaggio della salute nel lungomare del Foro Italico. Tante le prestazioni erogate, dagli screening mammografici, a quelli dermatologici e cardiologici per arrivare anche ai servizi di prevenzione veterinaria. Negli stand diverse centinaia cittadini hanno potuto sottoporsi a questi controlli.

“La grande presenza dell’utenza al villaggio della salute – commenta Antonino Amato – dimostra che c’è sempre più bisogno di portare l’assistenza sul territorio. La prevenzione è lo strumento indispensabile per la sanità e per la salute”.