Mariella Ippolito, assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro non si tocca. Lo scrivono in una nota le categorie dei lavoratori, del mondo del disagio sociale e associazionismo: Disabili, Ex lavoratori Grande Migliore, Ex Lavoratori Max Living, Ex Lavoratori Brico, Formazione Professionale, Ex Sportelli Multifunzionali, Disoccupati Organizzati, Ex PIP e le Associazioni Femminili, che si sono costituiti in movimento, auspicando che, le indiscrezioni degli ultimi giorni, su eventuali rimpasti nel governo regionale, non riguardino l’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.

“Ciò che risulta intollerabile è la possibilità che l’attuale assessore venga rimossa, dopo aver seguito delicate vertenze che hanno visto coinvolti categorie di siciliani con particolare disagio economico e sociale, dai disabili ai disoccupati, passando per la delicata situazione della formazione professionale interventi e servizi” scrivono .
“L’azione dell’assessore Ippolito, giudicata incautamente tiepida per intuibili motivazioni politiche o meglio da becere spartizioni di bottega, ha invece gettato le basi per risolvere i tanti problemi economici e sociali che vedono coinvolte innumerevoli famiglie siciliane”.

Le associazioni non escludono, se le indiscrezioni dovessero essere confermate, iniziative di protesta.
“Sarebbe deleterio sentirsi dire, dall’eventuale settimo assessore in cinque anni, che serve tempo per capire le varie situazioni. I siciliani colpiti dalla morsa del disagio, non hanno più tempo. Gli aderenti al movimento ,nel caso di un rimpasto non auspicabile, e in generale i siciliani, sono pronti a scendere in piazza in difesa di un assessore. Sarebbe la prima volta e questo potrebbe fare rumore anche oltre lo stretto”.