Col rigetto da parte della Cassazione del ricorso della difesa, diventa definitiva la condanna a 2 anni e 4 mesi inflitta in appello all’ex giudice delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo Fabio Licata. Nel frattempo era stato trasferito per incompatibilità ambientale a Patti, è stato condannato per falso materiale.

Il giudice era stato coinvolto nell’inchiesta sugli illeciti nella gestione delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo costata la condanna per corruzione e la radiazione dalla magistratura all’ex presidente Silvana Saguto.

La procura di Caltanissetta gli aveva contestato i reati di falso materiale, abuso d’ufficio e violazione del segreto istruttorio.  Solo l’accusa di falso ha retto. Secondo l’accusa, il magistrato avrebbe siglato con la firma della Saguto tre provvedimenti giudiziari.