La relazione dei giorni scorsi del rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari, finisce per innescare una polemica a distanza. L’appello lanciato all’Ersu, l’ente regionale per il diritto allo studio universitario, a fare di più in tema di ristorazione, borse di studio e residenzialità per i fuorisede ha finito per creare scintille a distanza tra le parti. E la reazione del presidente dell’Ersu di Palermo, Giuseppe Di Miceli, non si è fatta attendere.
Più centri di ristorazione
“Negli ultimi due anni – precisa Di Miceli – l’Ersu di Palermo è passato da tre centri di ristorazione alla predisposizione di 12 luoghi di ristorazione universitaria (8 a Palermo e 4 distribuiti tra Agrigento, Caltanissetta e Trapani). Tali servizi sono rimasti operativi, seppure in modo ridotto, anche durante il lockdown e l’emergenza sanitaria. Nella mensa universitaria Santi Romano, oltre alla normale linea self-service, funziona anche la pizzeria e la steak house”.
Altro capitolo sulle borse di studio e alloggi
Nell’anno accademico in corso l’Ersu certifica di aver erogato il 100% di borse di studio agli studenti universitari di Unipa, della Lumsa di Palermo, delle accademie di belle arti e dei conservatori di musica della Sicilia occidentale. La borsa di studio ha visto il pagamento di assegni fino a 2.600 euro a più di 12mila studenti universitari risultati idonei. “L’Ersu ospita nelle proprie residenze universitarie – precisa sempre Di Miceli – circa 800 studenti fuorisede e, al 100% dei fuorisede non ospitati direttamente, ha distribuito negli ultimi due anni accademici un assegno fino a 1.300 euro quale contributo alloggiativo per l’affitto di posto letto sul libero mercato. Inoltre, l’Ente negli ultimi 12 mesi ha anche gestito ulteriori misure in favore degli studenti fuorisede finanziate da Ministero e Regione siciliana”.
La stoccata per l’assenza
Infine l’ultima stoccata il presidente dell’Ersu la riserva riguarda all’iniziativa dell’ente nei giorni scorsi di presentare un dossier proprio sui servizi universitari: “Avevamo invitato il magnifico rettore o un suo delegato – specifica ancora Di Miceli – alla prima giornata del diritto allo studio in Sicilia, svoltasi il 14 luglio scorso, proprio per fare il punto e presentare i dati del report sul tema ma purtroppo Unipa non ha preso parte all’incontro. Auspichiamo che con l’elezione del nuovo rettore si possa finalmente dare una svolta nella direzione di un concreto miglioramento dei servizi offerti dall’università agli studenti, aprendo una nuova stagione di maggiore collaborazione tra gli organi preposti che possa contribuire concretamente a restituire appeal all’istituzione universitaria palermitana”.
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