Pronti, via e subito maggioranza battuta all’Ars dal voto segreto nell’avvio della trattazione della legge stralcio. Con 22 voti favorevoli e 16 contrari, l’Ars ha approvato un emendamento soppressivo, presentato dalle opposizioni, dell’art.6 proprio del ddl stralcio, in corso d’esame in aula, che prevedeva il controllo e l’attività ispettiva da parte della Regione di enti e partecipate anche attraverso personale esterno all’amministrazione.
Il primo stop seguito da battute a distanza
Il batti e ribatti fra presidenza e deputati si sposta subito in un siparietto calcistico tra il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, accanito tifoso della Juventus, e il deputato dem Antonello Cracolici, noto interista. All’ennesima richiesta del parlamentare di prendere la parola in aula, Miccichè sornione gli risponde “Onorevole Cracolici capisco che lei interviene spesso in aula perché non ha impegni il martedì e il mercoledì, ma noi invece sì”. E Cracolici: “Non so, io seguo solo l’Inter”. Stasera è in programma la sfida di Champions Porto-Juventus.
Miccichè critica l’accordo Stato Regione
Poi Miccichè entra, invece in temi ben più seri “L’accordo fra Stato e Regione che impedisce nuove assunzioni alla Regione a mio parere è un po’ bislacco. Nell’amministrazione regionale mancano dipendenti, le assunzioni sono ferme dal 1994 e siamo nel 2021, credo che si debba ritornare a discutere su questo argomento per potere fare nuovi concorsi” dice il presidente dell’Ars durante i lavori parlamentari.
Tempi lunghi per bilancio e finanziaria
Ma battute e commenti a parte si annunciano difficoltà nel percorso d’aula. Tempi più lunghi del previsto per la manovra finanziaria, il regolamento parlamentare impone, infatti, alcuni step inderogabili, per cui la capigruppo dell’Ars, riunita questo pomeriggio, ha stabilito il calendario dei lavori. Impossibile che la manovra venga varata entro il 28 febbraio come concordato dalla Regione con lo Stato nell’ambito dell’accordo sul disavanzo: le commissioni di merito lavoreranno a bilancio e legge di stabilità fino al 23 febbraio, l’esame in commissione Bilancio è prevista dal 24 febbraio al 3 marzo; il 5 marzo la manovra dovrebbe essere incardinata in aula con il termine per gli emendamenti al 7 marzo. L’8 marzo l’esame a sala d’Ercole del bilancio, dal 9 la legge di stabilità. Durante la capigruppo, il presidente del Pd, Giuseppe Lupo, ha contestato al governo la mancanza del piano di rientro dal disavanzo che va allegato alla manovra per essere approvato dall’Ars e dei rendiconti del 2019 (ritirato in autotutela dopo le osservazioni della Procura contabile) e del 2020. “Stiamo parlando di una manovra senza punti fermi”, commenta Lupo.
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