“Ho fatto una promessa di sangue al presidente della Regione Nello Musumeci e a me stesso: mi occupo soltanto di amministrazione, ho abbandonato la suggestione della politica perché mi sento in colpa con me stesso e verso mio figlio che non vedo da quattro giorni” ha ribadito l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a margine della Kermesse allo Spasimo, dopo averlo dichiarato questa mattina a BlogSicilia

La gestione dell’emergenza Covid19

“Nella gestione dell’emergenza Covid sono stati anche commessi errori, e io stesso ho fatto ammenda in più occasione, ma sono stati anche formativi anche per gli operatori. Nessuno ha avuto mai un manuale di gestione di una pandemia ed è difficile affrontare una vicenda straordinaria con la lente dell’ordinarietà” Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, alla kermesse del governo dell’isola allo Spasimo di Palermo, “Sono rimasto particolarmente colpito alcuni giorni fa – ha aggiunto – nel vedere gli ospedali San Pietroburgo invasi da malati positivi al Covid, con letti non più occupabili, fino al punto da vedere nei corridoi materassi per terra con pazienti anziani”.

“Oggi dobbiamo trasmettere in maniera positiva la necessità di vaccinarci” e in Sicilia “abbiamo dovuto vincere una certa refrattarietà, che esiste”, ma nell’isola “quasi tutte le persone che sono state trovate positive alla variante Delta, non ultimo il diplomatico indonesiano” presente a Catania per il G20 “non si erano vaccinati”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, alla kermesse del governo dell’isola allo Spasimo di Palermo, lanciando “un invito pressante per tutelare la nostra vita, quella sociale e l’economia e per tornare a fare una vita normale: vacciniamoci”.

“Non è mai stato rappresentato dal comitato tecnico scientifico nazionale il tema di mantenere la mascherina in Sicilia, non si è fatta differenza e sarebbe strano si facesse perché a quel punto dovremmo chiederci qual è la ragione per cui il Cts ha ritenuto superata la mascherina all’aperto . Ovviamente andremo vedendo quello che succede”. Lo ha detto l’assessore alla salute della Regione Siciliana Ruggero Razza, a margine delle kermesse del governo regionale allo Spasimo, rispondendo alle domande dei cronisti sulla possibilità di mantenere nell’Isola l’obbligo della mascherina all’aperto anche dopo il 28 giugno considerato anche il numero di contagi in Sicilia, prima regione in Italia. “La Sicilia, che ha un numero elevato di contagi, è anche la Sicilia che ha il più basso indice di ospedalizzazione in tutta Italia – ha aggiunto Razza -. Gli esperti stanno facendo una valutazione perché un numero significativo di casi asintomatici rispetto a un bassissimo impatto sugli ospedali può voler dire anche che da noi il virus è stato contenuto dal sistema delle vaccinazioni”.

“Quello che più mi preoccupa, e molti hanno osservato, è il ritardo sul contenimento delle varianti. La Sicilia, da questo punto di vista, ha dimostrato di avere un sistema di allerta molto forte, con più laboratori di riferimento, e questo ci fa ben sperare sull’impatto epidemiologico. Il mio appello è a proseguire a vaccinarsi perché quando arriva una variante come quella Delta l’argine maggiore è la vaccinazione”.

Risparmi per un miliardo

“In questi anni abbiamo ottenuto un risparmio di circa un miliardo di euro passando da quasi 8 a 6,9 miliardi di debiti. Un miliardo in meno che grava sul futuro dei nostri figli. Ma il vero problema è che con le risorse che lo Stato oggi riconosce alla Sicilia non si riesce a coprire le prestazioni rese ai cittadini. Occorrono nuove norme di attuazione in materia finanziaria e il riconoscimento dello stato di insularità. Altrimenti i bilanci saranno sempre in sofferenza”. Lo ha detto l’assessore all’Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao durante la kermesse, allo Spasimo di Palermo sui tre anni di governo. “Sono tre anni di lavoro intensi – ha aggiunto – di sistemazione di una situazione economico-finanziaria disastrosa che è stata rinvenuta all’insediamento, con quattro accordi conclusi con lo Stato, 1,70 miliardi in meno di indebitamento, 1 miliardo in risorse per imprese e investimenti, con una rinegoziazione di mutui per 1 miliardo e mezzo e un risparmio di 100 mila euro al giorno fino alla fine del 2046, e cioè 36,5 milioni di euro l’anno, misure che hanno consentito di ridurre gli oneri a carico del bilancio regionale”.

Una stagione difficile

“È stata una stagione economicamente difficile, il governo Musumeci ha destinato tante risorse per venire incontro alle imprese: ristorare tutti i danni subiti sarebbe impossibile, aiutarle a ripartire sostenendo l’accesso al credito è invece un percorso fattibile e corretto. L’assessorato alle Attività produttive e quello all’Economia stanno preparando bandi per circa 450 milioni di euro”. Lo ha detto l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, all’evento “Il governo della Regione. Tre anni di lavoro per la Sicilia” in corso nella ex chiesa di Santa Maria dello Spasimo a Palermo.

 

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