“La risoluzione sugli sportellisti non risolve i problemi, è solo uno specchietto per le allodole dal sapore preelettorale. La scelta dei 950 navigator avverrà infatti secondo le procedure selettive previste dal governo nazionale su cui non è possibile interferire”. Lo dicono i deputati M5S Di Caro, Di Paola, Schillaci e Trizzino, componenti della commissione Formazione e lavoro dell’Ars che gelano le speranze di lavoro degli ex sportellistic he si erano rivolti anche al Ministro Di Maio.
“È giusto – affermano – che alle selezioni possano partecipare tutti coloro in cerca di occupazione e che abbiano i titoli per farlo. L’esperienza degli sportellisti, però, non va buttata a mare. Va anzi valorizzata. Sia per loro che per i circa 500 posti di operatore front office si tenga conto delle attività pregresse dei lavoratori già formati in politiche attive del lavoro. Musumeci, piuttosto, per il front office garantisca l’avvio celere delle selezioni”.
I deputati stigmatizzano infine il comportamento della maggioranza in commissione.
“Le assenze della maggioranza – dicono – sono ormai una costante. Anche oggi la seduta è saltata per assenza dei loro deputati. Se non fosse per noi non ci sarebbe praticamente mai il numero legale”.
“Gli ex sportellisti multifunzionali sono figure con una professionalità che deve essere riconosciuta. Dopo anni questi 1700 lavoratori, per cui la Regione ha già investito in questi anni soldi nella loro formazione, attendono risposte e la risoluzione, richiesta da tutte le forze parlamentari presenti in Commissione insieme ai sindacati, procede verso questa direzione. Il ministro Di Maio, in visita in Sicilia, e Cancelleri in campagna elettorale, si erano assunti l’impegno di trovare una soluzione. Se hanno cambiato idea lo dicano chiaramente” replica Luca Sammartino, presidente della V commissione dell’Ars e deputato del Pd, dopo il rinvio avvenuto oggi della Commissione che avrebbe dovuto discutere della risoluzione che si pone l’obiettivo di stabilizzare gli ex sportellisti all’interno dei Centri per l’impiego grazie alle nuove figure previste dal Decreto sul Reddito di Cittadinanza”.
“Chi dice che la risoluzione è “fuffa” sbaglia e offende anche il lavoro della commissione – prosegue il deputato dem -. Martedì prossimo voteremo un atto politico che impegna il Governo regionale a prendersi carico, alla Conferenza Stato-Regioni, di un’emergenza sociale che si trascina ormai da troppi anni”.
Intanto gli Gli Ex Sportellisti Liberi rendono noto che saranno in piazza Parlamento giorno 5 febbraio 2019 alle ore 9.00 per far sentire la loro voce in concomitanza del giorno fissato, dopo due rinvii per mancanza di numero legale, di una seduta in V Commissione Lavoro dedicata agli ex sportellisti.
“Gli Ex Sportellisti Liberi – si legge in una nota da loro scritta – non hanno alcuna intenzione di lasciar passare un treno senza avere neppure l’opportunità di salirci, dopo anni di battaglie che hanno superato lo stesso limite del sopportabile umano. Al netto di tutte le esternazioni da parte dei deputati grillini siciliani, il dato che emerge è l’incertezza che neppure un tavolo di confronto istituzionale è riuscito finora a scardinare, con palesi contraddizioni tra Roma e Palermo nel mondo grillino, dove parlano lingue diverse e dove emergono posizioni diverse”.
E ancora: “Il Ministro Di Maio ha chiaramente lasciato intendere il 13 luglio scorso che, per il suo progetto sul reddito di cittadinanza, gli ex sportellisti sarebbero state le figure ideali. Tema affrontato durante il tavolo del 24 gennaio al Ministero del lavoro tra gli Assessori Regionali e rappresentanti del Governo Nazionale, dedicato alla crisi di tutto il comparto della Formazione Professionale siciliana. Identico significato le parole pronunciate da Cancelleri in una trasmissione televisiva a fine dicembre. Alla prova del nove, che si concretizza in una risoluzione presentata in V commissione, che impegnerebbe il governo regionale di farsi carico a Roma di utilizzare gli ex sportellisti, le parole del Vice Presidente dell’ars On. Giancarlo Cancelleri hanno gelato le giuste aspettative dei lavoratori”.
“In Sicilia – concludono gli ex sportellisti liberi – non si devono inventare nulla, ci sono già i navigator, che possono essere immediatamente disponibili anche in virtù delle tante norme regionali a loro tutela, che pur essendo disoccupati sono sicuramente precari morali, dopo aver servito la Pubblica Amministrazione per quindici anni proprio con il corrispondente ruolo di navigator a seguito di selezione per la riqualificazione di figure atte a gestire le politiche attive del lavoro, finanziata con danaro pubblico. A cosa serve, dunque, un tavolo di confronto istituzionale se alla maggior parte dei lavoratori sarà tolta finanche la possibilità di partecipare alle selezioni? I deputati grillini siciliani, parlano a titolo personale o in accordo con il governo nazionale? Farebbero bene a chiarire la loro posizione nei confronti dei lavoratori, non si può, a fasi alterne, dire tutto e il contrario di tutto”.
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