Il quotidiano “La Sicilia” festeggia oggi i suoi 78 anni. In una giornata fiume all’hotel delle Palme a Palermo con convegni, tavole rotonde e approfondimenti con singoli momenti di riflessione, il giornale catanese ha voluto cogliere l’opportunità per parlare di giornalismo e territori, alla presenza del fondatore Mario Ciancio Sanfilippo. In chiusura dell’evento Mario Barresi, giornalista de “La Sicilia”, ha intervistato il presidente della Regione Renato Schifani.

Gli eventi

Dopo i saluti iniziali del direttore Antonello Piraneo e di Domenico Ciancio, il primo tavolo ha visto coinvolti il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia Roberto Gueli, e l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale Mimmo Turano.

A seguire ci sono stati molti interventi, con il ministro della Protezione Nello Musumeci e l’editorialista di Repubblica Gianni Riotta. Nel pomeriggio spazi di confronto con Patrizia Monterosso, direttore della Fondazione Federico II; Elvira Amata, assessore regionale al Turismo e Ciccio Sultano; quello con Nuccia Albano, assessore al Lavoro, Gaetano Minincleri, presidente Uic Sicilia e Franco Nuccio, responsabile Ansa in Sicilia.

Sono stati trattati anche i temi di legalità e trasparenza nell’approfondimento condotto dalla giornalista Elvira Terranova con Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale Antimafia; Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive e Alessandro Albanese, presidente Confindustria Sicilia.

L’intervista a Schifani

Ha parlato, infine, il presidente della Regione, Renato Schifani: “Mi batterò con tutte le mie forze per evitare che a Catania ci siano due candidati del centrodestra, mi confronterò se serve con i leader nazionali, a cominciare con Berlusconi. Abbiamo un precedente, Verona. La situazione di Catania, non dico mi preoccupa, ma la tengo monitorata. C’è la candidatura di Valeria Sudano, non c’è ancora un nome di FdI, lo aspettiamo e poi valutiamo – ha detto Schifani a Mario Barresi – Le province? Mi batterò perché la data delle elezioni per le Province sia il più possibile condivisa In Assemblea regionale. Del tema ne abbiamo parlato al vertice di maggioranza, c’era chi optava per il voto a ottobre e chi in primavera. Sarà l’Ars a decidere. La Sardegna ha impugnato l’ultima manovra nazionale perché stanzia solo 10 milioni per l’insularità. A me interessa la trattativa seria col governo sull’autonomia differenziata. Nei costi standard sarà inserito il gap dell’insularità, in questo senso ho avuto rassicurazioni dal ministro Calderoli”.

“L’Enel era titolare di una concessione per il rigassificatore di Porto Empedocle, c’erano delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione. Aveva chiesto una proroga, mi sono dato da fare per capire. Ho chiesto due volte, ieri ho interpellato il dipartimento Energia, per saper quale fosse la situazione. Oggi ho ricevuto un appunto a firma del direttore, lui non c’entra perché è in quel ruolo da quindici giorni. Sono due pagine di osservazioni in cui si spiegano i motivi della non concedibilità della proroga e anzi si sottolinea che ci vuole una norma nazionale. Questa è la burocrazia. Un passaggio mi ha fatto preoccupare, il dirigente scrive con un approccio dialetticamente sbagliato, secondo me, quando leggo che ‘ la società ha rappresentato, a suo dire… A suo dire? Di che parliamo? Di un bandito? E’ quasi a prendere le distanze. Questo denota un atteggiamento della burocrazia che io cercherò di cambiare”.