I conti della Regione siciliana non tornano. Nella giornata dedicata alla ripartenza dell’analisi della finanziaria all’Ars il governatore Nello Musumeci esce dal silenzio e ammette che i tagli così come sono previsti sono insostenibili.

Il tema è sempre la sentenza della Corte dei Conti che costringe la Sicilia a ripianare un disavanzo di 2 miliardi e 143 milioni maturato nei bilanci dal 2015 al 2017. Una eredità del governo Crocetta la definisce lo stesso Musumeci. In parte la somma potrà essere ripianata con un mutuo trentennale e rate da 53 milioni l’anno ma mancano all’appello 382 milioni che bisogna pagare adesso.

“Abbiamo chiesto al governo centrale di autorizzarci a spalmare questa gran somma in 30 anni e di evitare, come invece imporrebbe il decreto legislativo 118 a ripianare una parte di questa somma in 3 anni: se così dovesse essere noi saremmo costretti a operare tagli anche in settori assai delicati e la Sicilia non se li può permettere” ha confermato il governatore della Sicilia a margine della sua visita inaugurale alla Borsa Internazionale del Turismo.

“Mi fa rabbia dover vedere come questo governo debba ogni giorno perdere gran parte del suo tempo ad affrontare problemi ereditati dal passato”

Intanto sono oltre 500 gli emendamenti alla legge di stabilità presentati dai diversi gruppi parlamentari all’Ars. Duecento circa vengono solo dal Pd e altrettanti dai 5 stelle. Poco meno di un centinaio quelli dell’intera maggioranza. Il termine è scaduto alle 16 del 6 febbraio.

Le proposte di modifica mettono in discussione praticamente l’intera finanziaria dai tagli ai trasporti fino a quelli che riguardano i regionali passando per le associazioni antimafia. Ci sono, poi, gli emendamenti prettamente mediatici e quelli finalizzati a istituire per legge percorso di crescita sociale.

Quelli presentati dal gruppo parlamentare 5 stelle all’Ars vanno, invece, da quello che mira alla creazione di un fondo per l’abbattimento delle case abusive dei mafiosi, al rimpinguamento dei fondi per le istituzioni culturali, alla certezza dei pagamenti per i liberi professionisti, all’adozione della tecnologia blockchain per la tracciabilità dei prodotti agroalimentari. Previsti pure l’installazione delle colonnine di ricarica per le vetture elettriche nella rete autostradale, interventi a favore dei disabili, l’autorizzazione al Cas ad assumere tramite concorso, stanziamenti per le riserve naturali, il rifinanziamento delle misure contro la violenza di genere, la previsione di Fondi per la prevenzione del rischio idrogeologico e per la destagionalizzazione turistica.

 

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