La storia appassionante e drammatica della famiglia che ha modificato il corso della storia della Sicilia.
E’ il tema del nuovo libro del giornalista e scrittore palermitano Vincenzo Prestigiacomo “I Florio. Regnanti senza corona” che sarà presentato venerdì 7 luglio alle 10 al Salone Quattro Pizzi della Tonnara all’Arenella.
Il romanzo è frutto di anni di ricerche negli archivi privati e nel mondo del collezionismo, che hanno portato alla luce una grande mole di fotografie e documenti inediti che smentiscono molte leggende legate alla famiglia originaria di Bagnara Calabra. Pagine che hanno consentito di creare un nuovo percorso sulla storia siciliana dei Florio a partire dal 1786, da quando a Napoli si incontrano il bagnaroto Paolo Florio e il palermitano Giovanni Custos.
Il testo racconta della ricchezza e del dissesto, di nascite, malattie, lutti, vizi, sontuosi ricevimenti con re e regine, imperatori e imperatrici, zar e zarine tutte storie documentate e scrupolosamente verificate. C’è il mondo dell’alta finanza con i Rothschild, i Morgan, i Lipton. Insomma, tutto lo splendore e il declino della famiglia Florio, che raggiunge l’apice della potenza con Vincenzo I e la consolida con Ignazio senior. Fino agli ultimi eredi, Ignazio junior e Vincenzo III, che fanno calare il sipario sulla drammatica storia dei Florio.
Nel quadro della narrazione si descrive anche la vita e gli avvenimenti di una Palermo che non esiste più. In primo piano Donna Franca, toccata dal successo ma anche da tanto dolore. È una delle “dame di Corte” più influenti d’Italia fino all’avvento del fascismo. Donna di forte temperamento, giustifica persino i tradimenti del marito. La scomparsa di tre figli in poco più di un anno conduce alla depressione di Donna Franca e al pessimismo schopenhaueriano di Ignazio: “Dio mi perdoni, comincio a dubitare della giustizia, di tutto”.
Sarà possibile inoltre visitare una mostra di 250 reperti, finora mai esposti al pubblico, appartenuti alla Famiglia Florio. Tra gli oggetti in esposizione la toilette con specchiera appartenuta a Franca Florio, così come il portasigarette in argento Fabergé, un baule Louis Vuitton acquistato da Vincenzo Florio I nel 1867 a Parigi, il barometro dello yacht Aegusa.
Ed ancora la collezione completa di “Rapiditas”, fotografie legate alla Targa Florio, all’Aviazione del 1910 a Palermo, foto inedite della Famiglia, delle zolfare e delle tonnare, dipinti realizzati da Vincenzo Florio che vanno dal 1920 agli anni Cinquanta, nonché alcune missive private della famiglia.
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