Con riferimento alle notizie relative all’esistenza di “nuovi debiti fuori bilancio” emersi in sede di presentazione del rendiconto della Regione siciliana 2016, l’assessorato regionale all’Economia precisa che “il decreto legislativo 118/2011 ha imposto una maggiore trasparenza nelle modalità di copertura della spese fuori bilancio, richiedendone una esplicita autorizzazione legislativa anche se successiva all’estinzione del debito stesso, come ad esempio nel caso di pagamenti conseguenti a pignoramenti disposti dall’autorità giudiziaria”.
“Nel rendiconto del 2015, primo anno di applicazione delle nuove norme, è stato necessario ricostruire il quadro delle partite cosiddette ‘sospese’ (pagamenti effettuati dal tesoriere senza autorizzazione di spesa) nel periodo 1999/2015. L’esito della ricognizione – aggiunge la nota – ha portato alla quantificazione di 218 milioni di debiti pregressi che hanno trovato copertura nell’ambito del risultato di amministrazione dell’anno 2015. Nonostante l’incidenza di queste partite il risultato di gestione 2015 è stato positivo e non ha richiesto coperture finanziarie aggiuntive”.
“Per una parte di questi 218 milioni, pari a circa 85 milioni, le procedure di regolarizzazione – si legge ancora nella nota – si sono concluse nel 2016 ed è soltanto per questo che la relativa autorizzazione legislativa è stata esplicitata nel disegno di legge relativo ai debiti fuori bilancio 2016 appena adottato, senza richiedere, ovviamente, alcuna nuova copertura finanziaria nel rendiconto 2016. Sì tratta, in sostanza, soltanto di un passaggio formale. Invece, le somme da regolarizzare nell’anno 2016, prevalentemente per pagamenti conseguenti a pignoramenti disposti dell’autorità giudiziaria, ammontano a circa 26 milioni, e questi costituiscono il nuovo debito fuori bilancio che verrà coperto nel rendiconto 2016. Nonostante questi 26 milioni di maggiori oneri il risultato del rendiconto 2016 è positivo e quindi non esiste nessun buco in bilancio”.
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