Protestano i commercianti delle gallerie dei centri commerciali danneggiati dalla crisi dovuta all’emergenza epidemiologica. Sono 700.00 gli addetti coinvolti dalla crisi senza precedenti e 20.000 posti di lavoro a rischio. I Provvedimenti adottati in materia di contrasto alla diffusione pandemica Covid-19 a far data 3 novembre 2020, hanno obbligato, tra gli altri alla chiusura delle attività commerciali all’interno dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.

“Tale provvedimento – ha dichiarato Giovanni Felice Vicepresidente nazionale di ConfimpreseItalia- ha provocato ingenti riduzioni nei fatturati delle predette attività con medie del 70% nei mesi di novembre e dicembre equivalenti a diverse decine di migliaia di euro per ogni singola attività. L’entità dei mancati fatturati in termini percentuali è paragonabile- continua Giovanni Felice- a quelle dei Pubblici Esercizi, mentre in termini di valore assoluto è addirittura superiore. Nonostante ciò, i cd ristori non hanno alcuna corrispondenza, con un danno incalcolabile che diventa preavviso di chiusura definitiva di tante Attività Commerciali che operano all’interno delle Gallerie dei Centri Commerciali”.

I ristori del Governo, secondo  ConfimpreseItalia, sono stati assolutamente insufficienti e neanche paragonabili a quelli ricevuti da categorie che hanno subito danni comparabili. “In queste ore si sta dibattendo per la determinazione dei cd “ristori”, per le attività danneggiate dai provvedimenti emanati dal Governo, auspichiamo – insiste il Vicepresidente nazionale- gli operatori Commerciali che hanno la loro attività all’interno dei Centri Commerciali, siano inseriti, con la proporzionalità che la gravità della situazione richiede,tra i beneficiari dei ristori.
Vale la pena di ricordare che tale comparto in Italia riguarda oltre 700.000 addetti per circa 100mila aziende, e di oltre 20.000 addetti per le circa 3000 aziende coinvolte in Sicilia di cui, oltre la metà, sono gestite da micro e piccole imprese locali”.

Della situazione sono stati informati i ministeri Competenti, la presidenza del Consiglio, Finanze e Sviluppo Economico ed il presidente della Regione Sicilia Musumeci e l’assessore Regionale alle attività Produttive Girolamo Turano.